ABRUSCI Domenico di Bari - G.A.S. Astronomia Lecce - astronomia salento - eventi astronomici salento - eventi astronomici lecce - osservazioni salento - osservazioni lecce - astronomia nel salento

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Astrofotografia

Abrusci Domenico di Bari

La sua Strumentazione:

Telescopio Celestron C8 HD (2032 mm F 10)
Hyperstar Starizona V4 (390 mm F 1.9)
Montatura Celestron AVX Equatoriale
Camera Omegon VeTEC 571C
Camera Celestron Neximage 10
Guida Celestron StarSense Autoguider All in One
Camera allineamento polare PoleMaster QHY
Oculare Pentax XW30
Oculare Morpheus 17.5mm
Oculare Celestron  Plossl 40mm
Oculare Celestron Plossl 13mm
Diagonale Omegon 90° dielettrico 2”
Filtro  2” SvBONY SV22O Dual Band
Filtro 2” Optolong L Pro
Filtro 1.25” Optolong UV/IR Cut
Filtro Baader 1.25” ND 0.9

Domenico Abrusci dice sé:

Posso senz’altro dire che la passione per l’osservazione del cielo mi ha accompagnato sin dalla primissima infanzia se è vero quanto i miei genitori mi raccontavano circa l’attrazione e la curiosità che già da bambino manifestavo nel contemplare le meraviglie del cielo notturno. Ricordo chiaramente le sensazioni che provavo allora e mi accorgo che sono le stesse che provo oggi quando il buio ed il silenzio ci avvolgono nelle notti che trascorriamo accanto ai nostri telescopi. Penso che un’impronta indelebile su di me, e probabilmente su molti dei miei coetanei, la abbia lasciata quel decennio straordinario, purtroppo così diverso dal tempo attuale, in cui l’uomo cominciò l’esplorazione dello spazio ed infine pose le sue orme sul nostro Satellite. Ciò che oggi è del tutto normale era allora motivo di grande emozione e quelle immagini sfocate e in bianco e nero che provenivano da così lontano non potevano che lasciare un segno profondo in chi, ancora bambino, viveva come me quei momenti irripetibili. Derivano probabilmente anche da queste esperienze la mia passione per l’Astronomia ed in generale per le discipline che studiano l’Universo così come l’interesse che oggi provo per le osservazioni al telescopio e per la fotografia dei corpi celesti a cui ultimamente cerco di dedicarmi. Ero uno studente di prima liceo quando mi fu regalato il primo telescopio, un piccolo rifrattore su montatura equatoriale con il quale cominciai ad osservare Luna e pianeti dal balcone di casa. In un’epoca in cui non era certo facile come oggi informarsi e reperire tutorials di ogni tipo, appresi da autodidatta i primi rudimenti sull’uso degli strumenti amatoriali e sul modo di orientarsi nella volta celeste leggendo avidamente quanto mi capitava fra le mani. In seguito, gli impegni di studio prima, quelli familiari e i ritmi e le responsabilità imposte dalla carriera in banca poi non mi hanno consentito di dedicarmi pienamente a questo meraviglioso hobby sebbene non abbia mai cessato di interessarmi e di tenermi aggiornato avvalendomi anche degli strumenti offerti negli ultimi anni dal web. Nel 2019 ho colto l’opportunità che mi veniva data di cessare con notevole anticipo l’attività lavorativa e ho così voluto ravvivare quella passione che dentro di me non si era mai spenta. Mi sono dotato di un’attrezzatura che mi consentisse di tornare ad osservare e, in prospettiva e per quanto completamente a digiuno in materia, anche di cominciare a fotografare. Come ovvia conseguenza è poi nata l’esigenza di frequentare cieli più favorevoli e non così degradati dall’inquinamento luminoso come quelli di Bari, la città in cui vivo, e di conoscere altri appassionati con i quali condividere esperienze e conoscenze. Ho così cominciato a partecipare a serate divulgative ed osservative e a riunioni di astrofili nella mia zona ed ovunque ce ne fosse l’opportunità fino ad imbattermi in questo meraviglioso gruppo che è il GAS, dove sono stato accolto nel 2023 e nel quale ho trovato passione e competenze tecniche oltre che amicizia e calore umano ed ho potuto apprezzare la dedizione con cui gli amministratori si dedicano al coordinamento delle attività e alla crescita delle conoscenze individuali
E’ accaduto a me e sicuramente a noi amanti del cielo notturno che parenti ed amici ci abbiano talvolta domandato come sia possibile trascorrere notti intere in luoghi remoti, al buio e spesso al freddo. Personalmente la motivazione più profonda che mi guida è il desiderio di un contatto profondo con la Natura, una necessità che purtroppo molti non comprendono o non avvertono più, l’opportunità che il silenzio mi offre per riflettere sull’immensità che ci circonda. E penso che questa sensibilità, al di là dell’appagamento fine a sé stesso che può darci una foto ben realizzata, sia ciò che accomuna tutti noi astrofili.

 

Le sue foto astronomiche

 
 
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