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Quante volte sarà capitato di alzare gli occhi al cielo per ammirare le stelle e di riabbassarli mestamente subito dopo perché ormai non si vedono più?
La colpa non è del cattivo tempo o del forte astigmatismo.
Negli ultimi anni, con l'avvento delle luci al Led, il livello di Inquinamento Luminoso è cresciuto esponenzialmente a causa non solo della illuminazione pubblica nei centri abitati,
che per ragioni di sicurezza, potrebbe apparire inevitabile, ma quanto della illuminazione sproporzionata fuori dai centri abitati, come per esempio la moltitudine di villaggi turistici
lungo le litoranee vergognosamente illuminati a giorno, degli impianti fotovoltaici disseminati nelle campagne salentine che, oltre ad aver creato un impatto negativo ambientale,
sono inspiegablmente accesi tutta la notte creando un obbrobrio e uno scempio dell'Habitat anche notturno, dell'illuminazione spropositata di centri commerciali e capannoni industriali e,
ciò che è peggio, dell'illumnazione delle case di campagna lontane dai centri abitati per non parlare dell'annoso problema dei fari roteanti di discoteche e locali notturni, dei fari sparati
verso l'alto durante eventi e feste patronali dei complessi musicali per finire poi aglii altissimi "totem" che illuminano le rotatorie stradali di ultimissima generazione.
A causa di tutto ciò l’oscurità della notte viene preclusa e i cieli stellati non si possono ammirare neanche in aperta campagna ormai.
Gli effetti più eclatanti prodotti dall'inquinamento luminoso sono un aumento della brillanza del cielo notturno e una perdita di percezione dell'universo attorno a noi, perché la
luce artificiale annulla la viisione delle stelle.
Il cielo stellato, al pari di tutte le altre bellezze della natura, è patrimonio dell'umanità Unesco che deve essere tutelato nel nostro interesse e in quello dei nostri discendenti.
L’inquinamento luminoso è un alterazione della quantità naturale di luce presente nell’ambiente notturno
provocata dall’immissione di artificiale.
le emissioni di luci verso l’alto oltre i 90°, oltre ad impedire la visione del cielo notturno, deturpano altresì,
l’habitat notturno impedendo alla flora ed alla fauna autoctona e migrante la normale esistenza naturale
ostacolando il riposo notturno degli animali, le attività dei predatori notturni e la nidificazione . In tal senso,
sono molteplici gli studi che documentano gli effetti negativi della luce artificiale ai ritmi circadiani e ai
processi fotosintetici. Inoltre, si ricorda che, oltre a provocare pericoloso abbagliamento durante la guida notturna,
è ormai assodato che l'eccessiva luce artificiale in orari notturni è fonte di problemi alla salute dell'essere umano,
quali miopia e alterazioni ormonali in grado di diminuire le difese contro i tumori.
Di seguito alcune citazioni:
La luce dispersa verso il cielo è uno spreco energetico e una grave perdita di cultura popolare. Gli amministratori si devono impegnare per illuminare bene ma solo dove serve.
Margherita Hack – Astrofisica
Mentre in un cielo molto scuro si possono facilmente vedere fino a 2000 stelle, gli abitanti delle città possono a malapena scorgerne qualche decina. Di fatto, circa due terzi della popolazione mondiale vivono in cieli inquinati.
“Le Scienze” del 10-
Noi abbiamo bisogno del buio perché i nostri sistemi corporei lavorino propriamente. L’ormone della melatonina, prodotta solo al buio, smette di essere prodotta perfino con un modesto livello di luce presente attorno al letto di notte. Negli animali il sistema immunitario è danneggiato dalla esposizione costante alla luce. Che sia il buio.
“The Times” del 10 Agosto 2001
Atlante mondiale che identifica le aree più industrializzate mondiali dove è ormai compromessa la possibilità di
ammirare le meraviglie celesti, se non si corre ai ripari si dovrà affrontare un viaggio di centinaia o migliaia di
chilometri per goderne la vista.
Il coordinatore della Starlight Initiative dell’UNESCO, Cipriano Marin, afferma: “Il nuovo atlante è il più efficace
mezzo per avere consapevolezza dell’impatto dell’inquinamento luminoso nel mondo. Esso è fondamentale nel
permettere alla gente, ai politici, agli amministratori, ai ricercatori e all’industria di affrontare questa sfida globale.
L’inquinamento luminoso ha rescisso il legame con il cielo stellato che aveva accompagnato l’umanità dalle sue origini,
oltre ad avere ripercussioni ambientali e sulla salute”