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La Foto del mese

La foto del Mese di Dicembre 2018

Messier 77 + Supernova 2018ivc

Messier 77 o, più brevemente, M77, è una galassia a spirale barrata com
e la Via Lattea. Situata a circa 13 megaparsec (più o meno 42 milioni di anni luce) da noi nella costellazione della Balena, questa magnifica galassia, nota anche come NGC 1068, rivolge all’osservatore terrestre il suo disco.

Se potessimo osservare la Via Lattea da una posizione analoga a quella in cui vediamo M77, probabilmente la nostra galassia ci apparirebbe molto simile, con bracci a spirale attraversati da un’ossatura di filamenti ramificati di polveri, popolati da regioni di formazione stellare e brillanti ammassi di stelle giovani: bracci che si avvolgono intorno a un nucleo di forma allungata, costituito da una densa e luminosa nube di stelle molto antiche.

Ciò che differenzia nettamente M77 dalla Via Lattea si nasconde al centro della galassia: al cuore di M77 si trova infatti un nucleo galattico attivo (o AGN, dall’inglese active galactic nucleus), che emette fiotti di radiazione in quasi tutte le frequenze dello spettro elettromagnetico. M77, a differenza della Via Lattea, è una galassia attiva, più precisamente una galassia di Seyfert di tipo II. Possiede cioè un nucleo estremamente luminoso, che brilla soprattutto nell’infrarosso. La sorgente che alimenta questo fiume di radiazione è il disco di accrescimento, che ruota intorno a un buco nero supermassiccio da almeno 100 milioni di masse solari, nascosto esattamente al centro della galassia.

La luminosa supernova, SN 2018ivc, è stata scoperta il 24 novembre, nei pressi del suo nucleo.

[Fonte: internet]

Dati di scatto:

Pose e tempi: 50 x 300" - 4h 10m
Gain: 200
Temperatura sensore: -15°C
Filtri: -
Telescopio principale: C8 f/10 - 2000mm
Telescopio guida: ZWO 60/280
Camera di ripresa: ZWO Asi 294 mcc pro
Camera di guida: ZWO Asi 224 mc

Acquisizione con SharpCap, elaborata con Pixinsight e Photoshop cc.

Luogo di ripresa: Maruggio (TA)
Data: 05/12/2018
Autore: Socio Nicola Calabrese di San Giorgio Ionico (TA)

La foto del Mese di Novembre 2018

La stella 52 Cygni è una gigante arancione/rossa (classe spettrale K) che può essere individuata anche a occhio nudo nella costellazione del Cigno, sotto cieli non affetti da inquinamento luminoso, vista la sua magnitudine apparente di 4,22.
E' situata a 24000 anni luce dal centro galattico e dista circa 200 anni luce dal nostro sistema solare. La sua temperatura è di 4500° C ed ha un raggio 12 volte maggiore di quello del Sole.
Attorno a 52 Cygni si apprezza NGC6960, una parte della nebulosa Velo, resto di una supernova vecchia di migliaia di anni e caratterizzata da filamenti molto suggestivi.
La nebulosa si trova a 1470 anni luce dal nostro sistema solare.

Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) nei giorni 30/10, 6/11 e 8/11 2018 con la tecnica delle pose brevi e SENZA AUTOGUIDA.

Di seguito i dettagli tecnici:

Pose: 705x30s @ 350 Gain, 459 Dark, 405 Bias, No Flat

Telescopio: Skywatcher 200/800 Wide Photo
Camere di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: Optolong L-Pro

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese di Ottobree2018

Pollino 2018 Piano Sant'Arcangelo

LDN1235 Nebulosa Squalo"Shark Nebula" con VDB149 e VDB150.

La sua caratteristica forma ne conferisce il classico nome di "nebulosa Squalo", visibile nella Costellazione del mitico re di Etiopia, Cefeo, la Shark Nebula è un vasto campo di nubi molecolari che si estende per circa 15 anni luce ed è distante circa 650 anni luce

Somma di 155 pose di 4min. 10 ore e 20 min. d'integrazione a iso 1600 effetuate in 3 serate il 13-07 il 09-08 e il 06-09 tutte nel 2018, riprese con la Canon 700D mod. fullspectrum con filtro IDAS LPS D1 con agginta di flat dark e bias, ottica obiettivo Tamron SP 300 f2,8 LD(if) diframm.a f4, autoguida Lacerta M-GEN V2 su rifrattore 80/600 S.W., montatura EQ6PRO, elabor.con PixInsight e PScc.
Autore: Socio Nicola Di Lorenzo di Uggiano

La foto del Mese di Settembre2018

La nebulosa Crescente (NGC6888) dista circa 4700 anni luce dal nostro sistema solare ed è individuabile nella costellazione del Cigno. Il nome deriva dalla sua "gobba" che si presenta a ponente come la Luna osservabile nella fase crescente. E' una nebulosa a riflessione che deve la sua luminosità alla radiazione emessa dall'esplosione di una supernova i cui resti sarebbero nascosti dalla nube di gas che si estendono per circa 16 anni luce.

Questa fotografia è il risultato della somma di due pannelli. Il primo ripreso con la camera planetaria ASI 224mc ed il secondo, molto più ampio, ripreso con la Canon 700D. Il fov della 224mc è molto limitato a causa delle minute dimensioni del sensore quindi ho utilizzato il sensore ben più grande della reflex per riprendere tutta la zona di cielo attorno alla nebulosa per poi fondere le due immagini a formare quella che vedete.

Le riprese sono state effettuate sul monte Pollino il giorno 13 Agosto 2018 e a Maruggio (TA) nei giorni 3, 4, 6, 7 e 12 Settembre 2018 con la tecnica delle pose brevi e SENZA AUTOGUIDA.

Di seguito il dettaglio delle acquisizioni:

Pannello 1 (ASI224mc):
500x30s @ 330 Gain, 290 Dark, 302 Bias, No Flat (Maruggio)
341x30s @ 300 Gain, 234 Dark, 150 Bias, No Flat (Pollino)
Pannello 2 (campo largo, Canon 700D non modificata):
285x30s @ 1600ISO, 145 Dark, No Bias, 72 Flat

Integrazione totale: 7 ore per la nebulosa e 2 ore per lo sfondo.

Dati tecnici:

Telescopio: Skywatcher 200/800 Wide Photo
Camere di ripresa: ZWO ASI 224mc + Canon 700D (non modificata)
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: Optolong L-Pro

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese di Agosto 2018

NGC 7380 Wizard Nebula in Cefeo (Hubble palette)
NGC 7380 è un giovane ammasso aperto situato sul Braccio di Perseo alla distanza di 11530 anni luce, in corrispondenza di un'estesa associazione OB nota come Cepheus OB1. Fra le componenti dell'ammasso spicca la binaria a eclisse DH Cephei, che è la principale responsabile della ionizzazione della nebulosa; questa coppia è composta da due stelle di classe spettrale O6, due fra le stelle più massicce del sistema. (Wikipedia)

DATI DI RIPRESA:
Ha 23 frames da 10 minuti in bin 1 a -15°C
OIII 20 frames da 10 minuti in bin 1 a -15°C
SII 20 frames da 10 minuti in bin 1 a -15°C

Telescopio di ripresa: TS 102/715 tripletto F7.0
Camera di ripresa: Moravian G2-8300 monocromatica
Montatura: Ioptron Ieq45pro
Guida: Qhy5LII monocromatica su Orion 80/400
Elaborazione: Pixinsight 1.8

Data di ripresa: 04-05-07/08/2018

AUTORE: Salvatore Cozza

La foto del Mese di Luglio 2018

NGC6334 Zampa di Gatto
nella Costellazione dello Scorpione
Distante 5000 anni luce, è una delle più vicine regioni di formazione stellare appartenente al Braccio del Sagittario della Via Lattea e visibile nella costellazione dello Scorpione. Fu scoperta nel 1837 dall'astronomo John Herschel durante le sue osservazioni a Capo di Buona Speranza, in Sudafrica.
ripresa nel mese di Luglio 2018 in cMarchese di Manduria (TA)
21 pose da 240” con Canon eos6d fullspectrum al fuoco del telescopio 80su montatura NEQ6 autoguidata dal Synguider.
Autore: Socio Maura Ingrosso

La foto del Mese di Giugno 2018

La Galassia Vortice (M51 o NGC5194) è fra le più brillanti del cielo, facilmente individuabile anche con telescopi di bassa apertura nella costellazione dei Cani da caccia.
Interagisce con la galassia più piccola M51B (o NGC5195, nella foto si vede sulla destra) per mezzo di un canale gassoso che ha facilitato la creazione di ammassi stellari in entrambe le direzioni.
Morfologicamente M51 è classificata come galassia a Spirale logaritmica e dista dal nostro sistema solare 23 milioni di anni luce. La sua estensione esatta non è nota, si stima che possa essere di circa 60000 anni luce.

Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) l'11 Giugno 2018 con la tecnica delle pose brevi e senza autoguida con lo
scopo di non sovraesporre i nuclei delle due galassie e mantenere il più alto dettaglio possibile.

Integrazione totale: 139 minuti.
Meteo pessimo.

Dati tecnici:

Telescopio: Skywatcher 200/800 Wide Photo
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: UV/IR Cut
Pose: 279x30" Gain 350/600, 165 Dark, 127 Bias, 0 Flat

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese di Maggio 2018

La galassia Messier 104 (NGC4594) è individuabile nel cielo a poco meno di 10° dalla luminosa stella Spica e si colloca nell'asterismo della Vergine.
Si osserva "di taglio" a causa della posizione del disco galattico ed è chiamata Sombrero per la sua forma particolare disegnata dal bulbo centrale (molto grande) e dalle polveri che circondano tutto il disco.
Dista dal sistema solare circa 29 milioni di anni luce e la sua dimensione è stata stimata in 50000 anni luce quindi ben più piccola della nostra Via Lattea.
Nel nucleo è presente un buco nero super massiccio che ionizza debolmente i gas presenti nella regione circostante.

P.S. In basso a destra, vicino al logo GAS, si può notare la galassia a spirale barrata PGC 962963.

Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) nella notte fra il 7 e l'8 Maggio 2018 con la tecnica delle pose brevi (1023) da 10 secondi e senza autoguida. Integrazione totale: 2hr 50mn.

Dati tecnici:

Telescopio: Newton GSO 880 Deluxe 250/1250
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: UV/IR Cut
Pose: 1023x10" Gain 400/600, 297 Dark, 105 Bias, 0 Flat

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, AstraImage

Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese di Aprile 2018

Uggiano Montefusco TA - 07/04/2018

Galassia spirale M106 nella costellazione dei Cani da Caccia

M106 è un esempio di galassia di Seyfert; la rilevazione di inconsuete emissioni di onde radio e raggi X osservate tramite il radiotelescopio Very Large Baseline Array indica che probabilmente parte della galassia sta precipitando in un buco nero supermassiccio situato nel suo centro: La distanza della galassia è stimata sui 21-25 milioni di anni luce e la sua massa totale è pari a circa 190 miliardi di masse solari; si allontana da noi alla velocità di 537 km/s.
36 pose di 5 min. con la reflex Canon 700D fullspectum con filtro Idas LPS D1 a ISO800, ottica Celestron 8 focale 2000 f10 ridotto a f6,3, guida con il rifratt.80/400 Konus Vista e autoguida Lacerta M-GEN V2, montatura EQ6PRO, elab.con PixInsight 1.8 e PScc.( ripresa dal piccolo osservatorio in pieno centro urbano di Nicola Di Lorenzo)

La foto del Mese di Marzo 2018

Nelle foto che seguono potete vedere le protuberanze solari più evidenti del 2 Aprile 2018 e la

granulosità della superficie.
La Solar Prominence è un getto luminoso di plasma che viene espulso dalla cromosfera

espandendosi anche per centinaia di migliaia di km nella corona solare.
Si sa che il campo magnetico della nostra stella ha un ruolo fondamentale nel fenomeno ma

attualmente non è chiaro il meccanismo che regola tali espulsioni.
Le riprese sono state effettuate con un telescopio modificato per far passare solo la lunghezza

d'onda di 6562,81 Å, quella emessa dall'idrogeno (ionizzato) che restituisce un colore

rossastro.

Dati tecnici:

Filmati acquisiti:
Protuberanza 14:12 - 9850 frame a 150 fps (utili 75%)
Protuberanza 13:58 - 8800 frame a 150 fps (utili 60%)

Telescopio: Acromatico Vixen 80/910 con filtro ERF+Etalon PST Coronado+BF 4mm
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher HEQ5 Pro
Autoguida: NESSUNA

Software di elaborazione: Autostakkert 3, Photoshop CC, AstraImage

Autore: socio Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese - Febbraio 2018

La galassia di Bode (M81 - NGC3031) è individuabile nella costellazione dell'Orsa Maggiore, e la foto che vedete è stata prodotta con fotoni che hanno viaggiato nello spazio per quasi 12 milioni di anni prima di essere catturati dal sensore della mia camera planetaria.
A causa della "lentezza" della luce quindi ho fotografato un passato molto remoto :)
La sua forma (a spirale) è molto comune, è più piccola della nostra Via Lattea ed è la galassia principale del "Gruppo di M81", vicinissima (circa 200000 anni luce) alla galassia Sigaro (M82) che ho fotografato due mesi fa e con la quale interagisce in maniera molto forte.
La sua velocità di rotazione stimata è di 300 Km al secondo.

Le riprese sono state effettuate in due serate a Maruggio (TA) in condizioni quasi proibitive a causa di vento e umido.

08/02/2018: 530 pose da 15", 140 da 40", 24 da 60"
10/03/2018: 436 pose da 30"

Le pose brevi (15 secondi) sono state utilizzate per ottenere i dettagli della parte centrale della galassia mentre le rimanenti hanno permesso di evidenziare la zone più esterne.

Dati tecnici:

Telescopio: Skywatcher 200/800 WidePhoto
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: UV/IR Cut

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Socio: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese - Febbraio 2018

straordinaria ripresa della Nebulosa Rosetta nell'Unicorno ripresa dal nostro Socio Salvatore Cozza nel mese di Febbraio 2018, che così ne descrive la ripresa:
"Nebulosa Rosetta e ammasso aperto NGC2244.
Finalmente dopo tre serate problematiche impiegate nelle riprese dei segnali Ha, O3 ed S2 sono riuscito ad elaborare questa bellissima nebulosa del cielo invernale. La tecnica usata è quella dell'hubble palette, conosciuta in questo modo in quanto viene usate per elaborare le foto riprese dal telescopio spaziale Hubble. E' una combinazione di colori che consente di evidenziare meglio le strutture e le polveri presenti nella nebulosa. Per questa immagine sono state ripresi 19 frames in Ha, 12 in O3 e 12 in S2, tutti da 600 secondi in bin 1x1 ad una temperatura del sensore di -20°
La camera di ripresa è la Moravian G2-8300 monocromatica, il telescopio un rifrattore tripletto TS 102/715mm ridotto a F5.4.

la foto del Mese - Gennaio 2018

Nel 1054 in Cina registrarono la nascita di una nuova stella.
Era così luminosa che si poteva vedere anche di giorno facendo concorrenza al pianeta Venere.
Dopo circa un mese nelle ore diurne svanì e rimase visibile soltanto di notte per altri due anni.
Oggi sappiamo che quella stella in realtà era esplosa migliaia di anni prima (la distanza dal nostro sistema solare è di circa 6500 anni luce) e ciò che si vedeva era una supernova.
La nebulosa che vedete in foto è una immensa nube di polveri e gas che si allontanano ad una velocità di 1500Km al secondo dalla pulsar (stella di neutroni) residuo della stella progenitrice.
La Nebulosa Granchio fu osservata per la prima volta nel 1731 da John Bevis ma la paternità del suo nome è di William Parsons che la osservò nel 1840 disegnandola con una forma che richiamava vagamente un granchio.

Dati tecnici:

Utilizzata la tecnica delle numerose pose brevi con
camera planetaria non raffreddata e senza autoguida.
Riprese effettuate l'11/01/2018 a Maruggio (TA).

Telescopio: Newton GSO 250/1250, Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT, Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico, Filtri: UV/IR Cut

Pose: 985 da 10 secondi (Gain: 330/600), Dark:180, Bias:158, Flat: NESSUNO

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC

Autore: Tommaso Massimo Stella

 
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