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Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali,
povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita -
costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli,
Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph
che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con
l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere
al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, l
a Giraffa.
http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Dicembre_2020
IL FENOMENO DEL MESE: 21 DICEMBRE 2020 CONGIUNZIONE GIOVE-
il fenomeno del mese -
la sera del 21 dicembre si verifica un evento imperdibile. I due pianeti saranno così vicini da poter essere osservati insieme nel campo di un telescopio. La loro distanza angolare sarà di appena 6’, ovvero 1/10 di grado. Per avere un termine di paragone, si tratta di 1/5 del diametro della Luna Piena. La congiunzione tra i due pianeti giganti del sistema solare è già di per sé un evento raro, che accade ogni 20 anni. Ma una congiunzione così stretta è davvero un evento eccezionale, che non accadeva da quasi 400 anni! Per trovare un evento simile bisogna risalire all’anno 1623, quando erano ancora in vita Galileo e Keplero! Queste sono le date delle congiunzioni Giove – Saturno dall’anno 2000 al 2100: 28 maggio 2000 ; 21 dicembre 2020 ; 31 ottobre 2040 ; 7 aprile 2060 ; 15 marzo 2080, 18 settembre 2100 . Una raccomandazione: i due pianeti sono molto bassi sull’orizzonte occidentale. Pertanto li possiamo osservare solo poco dopo il tramonto del Sole, prima che tramontino anch’essi – indicativamente tra le ore 17:00 e le 19:00. (vedi mappa) -
La congiunzione Giove -
La stella che, secondo il Vangelo di Matteo, guidò i Magi apparsi dall’Oriente per adorare il Re dei Giudei, col tempo è stata trasformata nella cultura e nella tradizione popolare in “cometa di Gesù Bambino”.
Seppur suggestiva questa non pare essere la corretta interpretazione dell’astro che guidò Baldassarre, Gaspare e Melchiorre più di duemila anni fa.
In nessun documento antico, infatti, è riportato il passaggio di un oggetto cometario nel periodo in cui nacque Gesù. L’ipotesi della congiunzione planetaria.
Facendo riferimento al periodo fra l’8 a.C. e il 4 a.C. e considerando di essere degli osservatori situati in Oriente (in questo caso inteso come l’antica Mesopotamia, corrispondente grosso modo all’odierno Iraq), possiamo essere ricondotti ad un evento assai interessante che si verificò per ben tre volte nel corso dell’anno 7 a.C.:la congiunzione fra i pianeti Giove e Saturno fra le stelle che delineano la costellazione dei Pesci.
Oggetti del profondo cielo del mese di Dicembre