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La foto del mese di Dicembre 2021
IC 410 The Tadpoles nebula (crop reworked)
Lights: 98x300s @ 250 Gain (-
Telescope: TS PhotoLine Apochromatic FPL53 Triplet 102 @ f/5.53
Camera: ZWO ASI 294mc Pro
Mount: Skywatcher AZ-
Autoguide: ASI 224mc & Ultraguide 60
Filters: Optolong Astronomy Filter L-
Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto
La Foto del Mese -
La nebulosa California, numero di catalogo NGC 1499, deve il suo nome alla sua
somiglianza con l'omologo stato Americano.
È una nebulosa diffusa lunga più di 100 anni luce situata nella costellazione del Perseo,
nella parte esterna del braccio di Orione della nostra galassia a circa 1000 anni luce dal
sistema solare. La regione è estremamente ricca di idrogeno ionizzato, il che ne fa una
zona di alta formazione stellare, con stelle che hanno una massa anche 50 volte superiore al Sole.
In questa immagine ho utilizzato la tecnica resa famosa dalla NASA con il suo telescopio spaziale
Hubble detta SHO o Hubble Palette.
Questa tecnica prevede l' utilizzo di filtri interferenziali che servono a isolare i tre elementi di
cui son composte le nebulose ad emissione.
Ossigeno ionizzato (colore Blu)
Idrogeno ionizzato (colore Verde)
Zolfo ionizzato (colore Giallo arancio)
Ho cercato di mantenere la palette più scientificamente fedele possibile modo rendere evidente la
separazione dei tre elementi fisici a scapito della resa artistica, quindi ho mantenuto i toni verdi e
un po di magenta sulle stelle.
Autore: Socio Stefano Attalienti di Taranto
La foto del Mese: Ottobre 2021
LDN 1235 -
Questa nebulosa oscura nella costellazione del Cefeo, prende nome dalla sua curiosa forma.
Parte della nube molecolare del Cefeo nel braccio di Orione della nostra galassia, si trova a
una distanza di circa di 2600 anni luce, e si estende per circa 50 anni luce. Sulla testa e
sulla pinna pettorale dello squalo sono visibili due nebulose a riflessione VdB 149 e 150.
La temperatura delle polveri di questa nebulosa è appena superiore allo zero assoluto,
il che lo rende uno degli oggetti piú freddi dell'universo.
Dati tecnici:
VIGGIANELLO -
Light 60x900sec Gain 100 T-
Dark 20
Flat 25
Dark Flat 15
Takahashi FSQ-
TS OPTICS 50ED + ZWO ASI 224 guide
Skywatcher EQ6-
Beader UV-
Pegasus Astro Pocket Powerbox Advance
Software SGP-
Autore: Socio Stefano Attalienti di Taranto.
La foto del Mese -
è fra i più luminosi del cielo, si trova a circa 7500 anni luce dal nostro
sistema solare e le sue componenti distano fra loro 800 anni luce.
E' osservabile con un semplice binocolo (sotto cieli bui anche a occhio nudo)
mentre con un piccolo telescopio diventa totalmente godibile nella sua luminosità.
Riprese effettuate a Maruggio (Taranto) l'8 Settembre 2021
.Technical data
Lights: 24x300s
Telescope: Apo triplet TS PhotoLine 102/714 + Reducer 0,79x
Camera: QHY 168C
Mount: Skywatcher AZ-
Filter: Optolong Astronomy Filter L-
Processing: DeepSkyStacker, PixInsight, Photoshop CC
Autore: Socio Tommaso Stella di Taranto.
La foto del Mese -
Di questa antichissimo resto di supernova si sa molto poco. Si pensa abbia circa 50000 anni. Le misurazioni di distanza e ampiezza sono poco precise.
Questa nebulosa è stata una sfida. Staccarla dal fondo cielo nonostante abbia scattato da cieli puliti e con un filtro L Extreme non è stato per nulla semplice.
Un attimo e il rumore saliva alle stelle nonostante le 12 ore di integrazione. Probabile gli dedicherò un altra serata.
La riduzione stellare è stata molto massiccia. Nel immagine originale le stelle quasi coprivano la nebulosa.
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Very little is known about this ancient supernova remnant. It is thought to be around 50,000 years old. Distance and width measurements are inaccurate.
This nebula was a challenge. Detaching it from the sky background despite having shot from clear skies and with an L Extreme filter was not at all easy.
A moment and the noise skyrocketed despite the 12 hours of integration. I will probably dedicate another evening to him.
The stellar reduction was very massive. In the original image, the stars almost covered the nebula.
Monte Pollino -
Light 67x600sec
Dark 30
Flat 30
Tecnosky 130/910 F7 + ZWO ASI 2600 Color Acquisition
Tecnosky 1X Flattner
TS Optics 60ED + ZWO ASI 224 Color Guide
Optolong L-
ZWO EAF + Pegasus Astro Pocket Powerbox Advance
Skywatcher EQ-
SGP + DSS + Pixinsight + Photoshop
Autore: Socio Stefano Attalienti di Taranto
La foto del Mese -
La Nebulosa Aquila (nota anche come M 16 o NGC 6611) è una grande regione H II visibile nella costellazione della Coda del Serpente; è formata da un giovane ammasso aperto di stelle associato ad una nebulosa a emissione composta da idrogeno ionizzato, catalogata come IC 4703.
La sua distanza è sempre stata relativamente incerta, ma si tende ad accettare un valore di circa 5700 anni luce dalla Terra, ponendola così nella zona media del Braccio del Sagittario; contiene alcune formazioni estremamente conosciute, come i Pilastri della Creazione, le lunghe colonne di gas oscuro originate dall'azione del vento stellare delle componenti dell'ammasso centrale e che sono responsabili anche del nome proprio della nebulosa stessa, a causa della loro forma. In esse sono presenti alcuni oggetti stellari giovani, che testimoniano che i processi di formazione stellare sono tuttora in atto, anche se non è chiaro se questi siano favoriti od osteggiati dall'azione del vento stellare delle stelle vicine, né è chiaro se il vento effettivamente influisca in qualche maniera su questi fenomeni. L'ammasso è composto da un gran numero di supergiganti blu molto calde e brillanti; la loro età tipica è di appena 2-
Sii 600” 150g
OIII600” 150g
HA 600” 150g
Zwo 183 mono, Sharpstar 700/107
Pixinsight, APT, phd2, Photoshop
Autore: Marcello Martena di Lecce
La Foto del Mese -
Particolare di IC 5070. La Nebulosa Pellicano (anche nota come IC 5067/70) è una regione H II visibile nella costellazione del Cigno, vicino a Deneb (la coda del cigno e la sua stella più brillante); appartiene alla stessa nube molecolare gigante della vicina Nebulosa Nord America ed è facilmente fotografabile. La sua distanza è stimata attorno ai 600±50 parsec (1956±163 anni luce).
Al suo interno sono attivi fenomeni di formazione stellare, come testimoniato specialmente dalla presenza di oggetti HH; questi fenomeni riguardano principalmente stelle di piccola e media massa. La nebulosa ricorda un pellicano, a causa di una nebulosa oscura che segna il bordo settentrionale dell'oggetto, facendolo così rassomigliare ad un becco di pellicano; si tratta da un punto di vista astronomico di una nebulosa ad emissione, molto studiata a causa dei fenomeni di formazione stellare che avvengono al suo interno. A causa delle forti dinamiche dei suoi gas, la nebulosa varierà forma relativamente in fretta.
Ha 18x600” G0
SII 18x600”. G0
OIII 18x 600” G0
Giardino di casa
Pixinsight; PHD2; Photoshop
Autore_ Marcello Martena di Lecce
La foto del Mese di Maggio 2021
8, 11 e 12 Maggio 2021 -
La Testa e il Cuore dello Scorpione
Un trionfo di colori cosmici in questa immagine che riprende la testa e il cuore della costellazione dello Scorpione:
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La IC4592 è una nebulosa a riflessione che riceve la ionizzazione dalla stella v Scorpii al centro della nebulosa che sembra formare l'occhio della "testa del cavallo blu", solo una parte dell'ampio complesso di polveri cosmiche assume la classica colorazione blu-
La SH2-
La SH2-
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con un raggio che è circa 850 volte quello del Sole, è una delle stelle più grandi conosciute. Il suo nome deriva dal greco antico Άντάρης, Antares e significa "rivale di Ares" probabilmente a causa del colore rossastro simile a quello del pianeta Marte; il vento stellare di Antares genera getti di materiale che si propagano nello spazio circostante illuminando di colore giallo arancio le nubi di polveri cosmiche vicine.
Nelle immediate vicinanze di Antares sono visibili due ammassi stellari, M4 uno degli ammassi globulari più grandi e vicini a noi disterebbe solo 6.000 anni luce dalla Terra e l'Ngc 6144 molto più piccolo ma anche molto più distante essendo a circa 29mila anni luce.
Poco distante da Antares la stella Al Niyat (sigma Scorpii) distante 700 anni luce, la sua luce è leggermente ridotta per la presenza di nubi interstellari che ionizzate vanno a formare la nebulosa ad emissione SH2-
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Rho Ophiuchi è una stella doppia distante 360 anni luce che unitamente ad altre due stelline un pò più distanti quindi non legate fra loro, va curiosamente a formare la figura della testa di un topolino.
Rho Ophiuchi è posta all'interno di un complesso di nubi molecolari noto come Nube di Rho Ophiuchi, una delle regioni di formazione stellare più vicine in assoluto al sistema solare; appartiene allo stesso ambiente galattico dell'Associazione Scorpius-
La luce di Rho Ophiuchi illumina e ionizza le polveri interstellari circostanti rendendole visibili anche otticamente come nebulosa a riflessione e ad emissione; la radiazione ultravioletta della stella e il suo colore bluastro imprimono ai gas della nube un colore marcatamente azzurrognolo.
L'immagine è un mosaico di due pannelli di 42 e 37 pose da 5 minuti riprese a 800 iso con l'obiettivo "vintage" zenith 135mm. applicato alla reflex Canon EOS600D fullspectrum su montatura HEQ5 s.w. autoguidata dal Synguider s.w.
Elaborazione: D.S.S. + Pixinsight LE1.0 + PScc
La foto del Mese di Apriile 2021
L'ammasso NGC 2244 e il piccolo zoo.
All'interno della nebulosa Rosetta (individuabile nella costellazione dell'Unicorno) si scorge un ammasso
stellare esteso composto da stelle molto giovani accompagnate dalla presenza di nubi molto scure e dense
chiamate globuli di Bok.
La pareidolia porta a scorgere diverse sagome di animali fra le quali la più evidente è quella di un puma
che si appresta a spiccare un salto.
Per questo motivo l'area più ricca di tali forme viene chiamata "piccolo zoo".
La distanza stimata dalla Terra è di 5000 anni luce.
I colori sono stati assegnati in maniera simile a quelli dell'Hubble palette, nello specifico:
0,3xHa-
Circa 8h di integrazione, crop al 60%.
Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto
La foto del Mese: Marzo 2021
Autore: Oronzo Zanzarella di Francavilla Fontana (BR)
NGC 2903 è tra le più belle galassie da osservare e fotografare nel cielo primaverile. E' una galassia a spirale barrata visibile nella costellazione del Leone, si trova ad una distanza di circa 20 milioni di anni luce ed è estesa per circa 80 mila anni luce, cioè poco meno della nostra Via Lattea.
In visuale è tra le poche galassie che lascia osservare abbastanza distintamente le sue spirali. Ovviamente è imperativo essere sotto cieli lontani dall'inquinamento luminoso ed avere un telescopio di medio-
Ho fotografato questa galassia in due serate distinte dell'inquinato cielo della mia campagna. Le sessioni avevano un altro scopo e gli scatti erano delle prove per capire come utilizzare al meglio il nuovo setup. Il risultato però non mi dispiace, ragion per cui lo inserisco nel mio album delle galassie.
Link a maggiore risoluzione: https://www.foto-
Dati di ripresa:
• data: 3 e 4 Marzo 2021
• luogo: Francavilla Fontana, sqm medio 20,4
• telescopio: C8 Edge HD F10 su montatura AZ EQ5
• camera: Asi 294mc pro, gain 310, temp -
• no autoguida
• controllo sessione: AsiAir
• pose: 639 immagini da 20 secondi, 151 dark, 62 flat
• software: DeepSkyStacker, Pixinsight, Photoshop
La foto del Mese: Febbraio 2021
Autore: Andrea Leo di Surbo (LE)
Prime prove con il Mak 180/2700.
Nonostante la forte umidità e la scarsissima mole di dati di buona qualità, questa prima prova mi soddisfa.
L'immagine a grande campo è il frutto di uno stack di sole 100 immagini mentre il close-
'Purtroppo', l'utilizzo della ZWO 183 mc richiede giusto qualche giga di spazio disponibile per ogni ripresa e non mi è stato possibile acquisire altri dati.
La prossima volta cercherò di concentrarmi esclusivamente su un'unica area per poter ottenere risultati migliori. Nel frattempo, mi accontento.
Piccola curiosità: non ero a conoscenza della presenza della nostra penisola sulla Luna. Fa un certo effetto vedere il nostro stivale (per di più su un altro oggetto celeste); l'unica pecca è 'l'assenza' di Puglia e Sicilia. In una ipotetica Italia così fatta, si dovrebbe rinunciare a troppa bellezza. Meglio l'Italia sulla Terra.
Strumentazione utilizzata:
Mak 180 F15
AZEQ6 GT
ZWO ASI Cameras 183 mc
Filtro Svbony UV-
La foto del Mese: Gennaio 2021
Autore: Fernando De Ronzo di San Cassiano (LE)
12, 13 e 19 Gennaio 2021
presso Parco delle stelle "I Paduli" di San Cassiano (LE)
SH2-
Angelfish Nebula
(campo inquadrato: 7x12 gradi)
Tra Betelgeuse e Bellatrix è ubicata la Regione di Lambda Orionis(Meissa), un complesso di nubi molecolari
e regioni H II dalla caratteristica forma che richiama la Testa di un Alieno, è la regione galattica più vicina al
sistema solare in cui ha luogo la formazione di stelle di grande massa. Prende il nome dalla sua stella principale,
λ Orionis, una gigante blu responsabile della ionizzazione dei gas delle nebulose circostanti e fa parte dell'Ammasso
Collinder 69 composto da stelle calde di quarta e quinta grandezza.
Dopo la nascita delle stelle di massa maggiore, i fenomeni di formazione stellare hanno riguardato esclusivamente
stelle di piccola e media massa, come è testimoniato dalla presenza di molte stelle di pre-
tali fenomeni sono ancora in atto all'interno della nube e nelle regioni circostanti, come nelle nebulose oscure B30
(visibile a destra della SH2-
particolare classe di stelle pre-
subì un improvviso aumento della luminosità, passando dalla sedicesima alla decima magnitudine nell'arco di pochi
mesi e diventando una delle stelle pre-
nebulosa a riflessione a forma di elica, formata dai gas illuminati dalla stella che possiede degli eccessi di emissione
nel range dell'infrarosso, segno della presenza in orbita di un disco circumstellare costituito da gas e polveri, spesso
accompagnato da importanti emissioni di raggi X, il suo spettro è caratterizzato dalle linee di assorbimento del
monossido di carbonio (CO).
Si ritiene che la SH2-
di cielo, cioè 16 lune piene una accanto all'altra.
In basso a sinistra è visibile la stella Bellatrix "l'amazzone", la terza stella più luminosa della costellazione di Orione
dopo Rigel e Betelgeuse, distante 240 anni luce, Bellatrix è una stella molto calda con una temperatura superficiale
pari a 22.000k che le dona il caratteristico aspetto colore azzurro-
L'immagine è il frutto della somma di 100 pose da 5 minuti riprese a 800 iso con l'obiettivo "vintage" Zenith 135mm a f4
applicato alla Reflex Canon Eos60d fullspectrum, munita di filtro Optlong l-
Synguider s.w.
Elaborazione: D.S.S.+ Pixinsight LE1.0 + PScc
La foto del mese: Febbraio 2021
Autore: Andrea Leo di Surbo (LE)
NGC 2174, nota anche come Nebulosa Testa di Scimmia, è una nebulosa a emissione H II ed è associata
all'ammasso stellare aperto NGC 2175.
La foto non mi soddisfa pienamente: gli enormi svantaggi che si incontrano fotografando dal centro città
(per non parlare dei maledetti fari a LED dei vicini di casa accesi per tutta la notte) in concomitanza al
fastidiosissimo rumore a pioggia, mi hanno costretto a forzare qualche passaggio in fase di post-
(certamente la mia inesperienza in questa fase non mi permette di rattoppare al meglio i difetti).
Dati tecnici:
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Software utilizzati: DSS, Photoshop 2020
Ai seguenti link, le immagini a piena risoluzione: