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La foto del Mese -
Nota anche come Barnard 33, B33, in inglese HorseHead Nebula è una nebulosa oscura nella costellazione di Orione. La nebulosa si trova appena sotto Alnitak, la stella più a est della cintura di Orione.
È parte di un turbine di gas e polveri, sagomato come la testa di un cavallo, da cui il nome. È una delle nebulose maggiormente riconoscibili e note del cielo, anche se è difficile poterla osservare visualmente: la sua forma caratteristica si può individuare solo attraverso le fotografie dell'area. Venne infatti scoperta nel 1888 da Williamina Fleming esaminando alcune lastre fotografiche presso l'Harvard College Observatory.
È talvolta confusa con IC 434, che è in realtà la nebulosa a emissione alle sue spalle, di colore rosso, originato prevalentemente da idrogeno ionizzato dalla vicina e brillante Sigma Orionis. L'oscurità della nebulosa è principalmente causata da polvere densa, anche se la parte più bassa del "collo" getta un'ombra sulla sinistra. I flussi di gas che lasciano la nebulosa sono incanalati da un forte campo magnetico. Le macchie brillanti alla base della nebulosa sono giovani stelle in formazione. La luce della nebulosa Testa di Cavallo impiega circa 1500 anni per raggiungere la Terra.
Light 782 x 60 seconds filter: Optolong Astronomy Filter L-
Planetary Camera: ZWO Astronomy Cameras Asi 224 mc color
Telescope: Sky-
Guide camera: Asi 120 mini
Guide scope: 60 -
Mount: Skywatcher Eq 6-
Acquisition: Asiair Plus
Software: DSS -
Shots: 13-
SQM: 19,70
Autore: PRO’ GIACOMO di Torricella (TA)
La foto del mese -
Scena cosmica spettacolare , questo e' l'ammasso di galassie Abell 347 che circonda , in questa ripresa wide field , la bellissima galassia NGC 891 che non fa parte dell'ammasso ma e' prospetticamente vicina ad esso . Abell 347 si trova probabilmente a una distanza di circa 240 milioni anni luce dalla nostra Via Lattea. Le grandi galassie dell’ammasso sono simili a NGC 891 in dimensione, ma appaiono molto più piccole perché quasi 8 volte più lontane da noi. Ho ripreso questo ammasso per circa 7 ore da un cielo fantastico Bortle 4 nella notte del 14 Ottobre 2023 , Palazzo Santo Spirito in localita' Stigliano (Mt) durante lo Star Party del Meridione .
Dati tecnici e strumenti
Light : 130 x 180 sec.
Dark : 15
Flat : 15
Telescopio : Skywatcher Newton 250/1000 Quattro F/4
Camera principale : Zwo Asi 2600 MC Pro
Camera Guida : Zwo Asi 290 MM Mini
Montatura : Skywatcher EQ6R Pro
Acquisizione dati e guida : Zwo Asiair Plus
Software : PixInsight -
La foto del Mese -
Dati tecnici:
2023-
L:128x300s, Optolong Astronomy Filter LCCD, Newton SW 250 Quattro, SW AZEQ6GT, Omegon VeTec571C
Autore: Tommaso Stella di Taranto
La foto del Mese di Settembre 2023
L'area fotografata è individuabile nella costellazione di Cassiopea e contiene polveri, nebulose a riflessione e oscure. La distanza dal nostro sistema solare varia dai 200 ai 1300 anni luce, a seconda della zona osservata. Ad attirare l'attenzione sono soprattutto LDN 1355 e 1357 che ricordano una mano aperta che offre aiuto, conforto, speranza e inclusione.
E' solo un gioco di forme e prospettive ma la pareidolia offre un eccellente spunto di riflessione sulle nostre piccolissime vicende terrestri.
Avendo poco tempo per "integrare", il terzo giorno di permanenza in quel di Stigliano ho deciso di utilizzare la camera mono per dare un bel boost alla luminanza.
Visto che il risultato è soddisfacente, la prossima volta mi organizzo in modo da fare tutta la luminanza con la camera mono e un paio di ore dedicate all'RGB con la camera a colori.
La foto è dedicata alla comunità di Stigliano (MT) che ha accolto il G.A.S. e le battaglie contro l'inquinamento luminoso con il massimo supporto.
Sarà stampata e donata al paese in occasione dello star party del 23 Settembre (vi ricordo che è libero e gratuito, partecipate).
Date: 2023-
Location: Stigliano (MT)
SQM: 21.2
Lights: 42x600s RGB + 22x600s Mono
Total exposure: 10.6 h
Telescope: Apo Triplet TS PhotoLine 102 @ f/5.6
Camera: QHY294 mono + Omegon veTEC 571C V4
Filters: Optolong Astronomy Filter L-
Mount: Skywatcher AZ-
Processing: DeepSkyStacker, PixInsight, Photoshop CC
Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto
La foto del Mese di Agosto 2023
LBN 438 è una debolissima nebulosa di polveri interstellari individuabile nella costellazione della Lucertola. E' immersa in una vasta regione HII (idrogeno ionizzato) rilevabile soltanto con lunghe esposizioni e che, probabilmente, è responsabile del contorno rosso visibile sulla parte più luminosa. La teoria che possa essere illuminata da ERE (Extended Red Emission) non mi sembra che sia stata dimostrata.
Non ci sono informazioni certe nemmeno per quel che riguarda la distanza dal nostro sistema solare.
Giusto un "verme" che tenta di fagocitare una galassia (PGC 69439 si vede a sinistra in alto) lontana 220 milioni di anni luce.
La foto ha richiesto 9 ore di esposizione in banda larga da un ottimo cielo (Stigliano-
-
Location: Stigliano (MT) + Valle degli Ulivi (TA)
Lights: 109x300s RGB (SQM 21.2) + 19x600s Ha 3nm (SQM 19.85)
Total exposure: 12.25 h
Telescope: Sky-
Camera: Omegon veTEC 571C V4
Filters: Optolong Astronomy Filter L-
Mount: Skywatcher AZ-
Processing: DeepSkyStacker, PixInsight, Photoshop CC
Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto
La foto del Mese di Luglio 2023
La nebulosa planetaria "Manubrio" (Dumbbell, Messier 27) visibile nella costellazione della Volpetta, è molto brillante tanto da poter essere osservata con telescopi di modesta apertura in presenza di buona oscurità.
Dista circa 1300 anni luce dal nostro sistema solare ed è relativamente giovane (9800 anni).
Trattasi di una nube di gas ionizzati, risultato della morte di una stella gigante che è diventata nana bianca (si vede al centro) con massa pari alla metà di quella del Sole ma raggio molto minore (circa il 5% della nostra stella).
La realizzazione della foto è stata abbastanza complessa, ha richiesto l'utilizzo delle pose brevi acquisite con l'ASI224mc per risolvere la parte centrale che altrimenti viene sovraesposta nelle pose lunghe acquisite con la camera 294 mono.
Riprese effettuate ad Aprile e Giugno 2023 presso la Valle degli Ulivi a Manduria (TA)
Lights:
406x10s + 172x16s (ZWO ASI 224mc + UV/IR Cut)
27x300s Ha 3nm + 18x300s OIII 3nm (QHY 294m Pro)
Sky: SQM 20,3
Telescope: Sky-
Camera: Qhyccd Astronomical & Scientific Camera 294m Pro + ZWO ASI 224mc
Filters: Optolong Astronomy Filter Ha + OIII 3nm
Mount: Sky-
Processing: Photoshop, Pixinsight
La foto del Mese di Giugno 2023
La Nebulosa Nord America (anche nota con le sigle NGC 7000 e C 20) è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Cigno, vicino a Deneb (la coda del cigno e la sua stella più brillante). La forma della nebulosa disegna il continente nordamericano, soprattutto la costa est, tra il Golfo del Messico e la Florida, ma per adesso ho voluto riprendere la zona più bella di questa estesa Nebulosa che ogni anno non vedo l'ora di farla in varie inquadrature e focali, detto questo arriverà "spero" una versione multiregionale.
Software di acquisizione N.I.N.A. light 123 da 120 secondi tot. 4 ore e 6 min. ( SQM 19.91 mag./arc sec2 dati del 2015)
Somma DSS, elab. PixInsight+Photoshop
La foto del Mese : Maggio 2023
M 51 è un oggetto astronomico del catalogo di Messier che comprende due galassie distinte, nella costellazione boreale dei Cani da Caccia. La più grande e famosa Galassia Vortice (anche nota come NGC 5194 e talvolta M51A) è una classica galassia a spirale. Fu scoperta da Charles Messier il 13 ottobre del 1773. La più piccola galassia compagna nota come NGC 5195 (o anche M51B), è parzialmente coperta da un braccio di polvere della spirale Vortice (con la quale interagisce) ed è stata scoperta da Pierre Méchain nel 1781.
La Galassia Vortice è una delle più luminose e interessanti galassie nel cielo: dista dalla Terra da 15 a 37 milioni di anni luce ed è ampia da 50.000 a 100.000 anni luce. È anche il membro dominante di un piccolo gruppo di galassie, chiamato gruppo di M51. Buona parte della sua intensa luminosità è dovuta alla presenza, nei bracci, di giovani ammassi stellari. Questa galassia fu la prima di cui si osservò la struttura a spirale, ad opera di William Parsons nel 1845; gli astronomi ipotizzano che la forma a spirale sia dovuta principalmente alle interazioni gravitazionali con la galassia più piccola. La spirale disegnata dai bracci della galassia è una spirale logaritmica.
La Galassia Vortice è unita a NGC 5195 attraverso un involucro comune di gas. L'interazione fra le due galassie ha comportato un incremento della creazione di stelle in NGC 5195. Anche il nucleo della Galassia Vortice è più luminoso di quanto ci si potrebbe aspettare, e questo ha portato alcuni studiosi a classificarla come una galassia di Seyfert attiva.
Light 550 x 60” filter: Optolong Astronomy Filter L-
Camera: ZWO Astronomy Cameras 224 mc
Telescope: GSO 200/800 f/4 + coma corrector 1X
Guide camera: Asi 120 mini
Guide scope: 50-
Mount: Skywatcher Eq 6-
Acquisition: ZWO ASIAIR Plus
Software: DSS -
Shots: 23-
Italy
Author: PRO’ GIACOM
La foto del Mese di Aprile 2023
Messier 106 -
M106 è una splendida galassia a spirale dell’emisfero boreale, distante dalla Terra tra i venti e venticinque milioni di anni luce e situata nella costellazione dei Cani da Caccia. Fa parte delle cosiddette galassie “syfert” , una categoria di galassie che produce emissioni di linee spettrali da gas fortemente ionizzato, con un nucleo galattico attivo che emette onde radio e raggi x. Una delle sue particolarità è data dalla presenza di un buco nero molto attivo che emette forti radiazioni da cui deriverebbero altri due bracci. Infatti M106, a differenza delle altre galassie a spirale, è caratterizzata da quattro bracci invece che due , non solo formati da stelle ma anche da gas caldo. E’ stata scoperta nel 1781 da Pierre Méchain e si pensa che in futuro si trasformerà da galassia spirale in una galassia lenticolare con una ridotta attività di formazione stellare, solo stelle rosse e vecchie. Ciò dipenderebbe dal fatto che sia già stato disperso due terzi del gas proveniente dalle regioni nucleari della galassia.
M106 ripresa per un totale di 12 ore in 2 serate per una composizione in RGB+HA, il 19 Aprile da casa con filtro Optolong L-
La foto del Mese di Marzxo 2023
Abell 21 (Sh2-
Si osserva nella parte meridionale della costellazione, al confine col Cane Minore.
Grazie alle sue dimensioni e alla sua relativamente elevata luminosità, è un facile soggetto per l'astrofotografia amatoriale, se si dispone di un telescopio di potenza medio-
La nebulosa appare come un intrico di filamenti luminosi orientati a formare una sorta di semicirconferenza aperta sul lato nordoccidentale; il suo aspetto la rende molto simile ad un resto di supernova, al punto che inizialmente fu considerata come tale. In seguito, tramite le misurazioni sulle sue emissioni e della sua velocità di espansione, si scoprì la sua appartenenza alla classe delle nebulose planetarie, sebbene in una fase avanzata a causa della sua età, stimata attorno agli 8800 anni. Dista da noi circa 1500 anni luce.
Light 104 x 300” filter: Optolong Astronomy Filter L-
Camera: ZWO ASI Cameras 294 mc pro
Telescope: GSO 200/800 f/4 + coma corrector 1X
Guide camera: Asi 120 mini
Guide scope: 50-
Mount: Skywatcher Eq 6-
Acquisition: ZWO ASIAIR Plus
Software: DSS -
Shots:
17-
Italy
Autore: Socio Giacomo Prò di Torricella (TA)
La foto del Mese -
Dista 4800 anni luce dal nostro sistema solare ed è molto debole, per catturare i fotoni che arrivano dai suoi filamenti è stata necessaria un'esposizione di circa 30 ore in tre anni (2021, 2022 e 2023) con due camere astronomiche differenti ed un filtro interferenziale molto stretto (3nm).
Terminata il 23-
Sky: SQM 20,50
Lights: 71x900s (QHY168C) + 54x900s (OmegonVeTEC571C) 31.25 total hours of integration
Telescope: Takahashi FS-
Camera: QHY 168C + Omegon veTEC571C
Filters: Optolong L-
Mount: Skywatcher AZ-
Processing: DeepSkyStacker, PixInsight, Photoshop CC
Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto
La foto del Mese -
Il primo Febbraio 2023 raggiungerà la minima distanza da noi e si suppone che sia visibile a occhio nudo ma attualmente per osservarla è richiesto almeno un binocolo di buona qualità.
Nella mia foto si vedono coda e anticoda di polveri (grigio/giallo pallido) per un effetto prospettico. La coda forma un grande ventaglio e se ci troviamo sul suo stesso piano, la vediamo ad entrambi i lati della chioma (la zona verde). Si notano molto bene anche altre due strisce lunghissime (la foto copre 3,6°) che fanno parte della coda ionica composta da molecole ionizzate.
Fotografare le comete è un lavoro complesso perchè si spostano a velocità diversa da quella siderale per cui la compensazione del moto terrestre non è efficace. Si utilizzano quindi tecniche di elaborazione avanzate che permettono di "congelare" la posizione in un punto dello spazio.
Le riprese sono state effettuate il 24-
Lights: 63x180s
Sky: SQM 20,60
Total exposure: 3 h
Telescope: Takahashi FS-
Camera: Omegon veTEC 571C
Filters: Optolong Astronomy Filter LCCD
Mount: Skywatcher AZ-
Processing: DeepSkyStacker, PixInsight, Photoshop CC