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LA FOTO DEL MESE: NOVEMBRE 2020

M45 Pleiadi

Le Pleiadi (conosciute anche come le Sette sorelle o con la sigla M45 del catalogo di Charles Messier) sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Questo ammasso, piuttosto vicino (440 anni luce) conta diverse stelle visibili a occhio nudo. Tutte le sue componenti sono circondate da leggere nebulose a riflessione, osservabili specialmente in fotografie a lunga esposizione prese con telescopi di dimensioni ragguardevoli.  Notevole è che, a differenza di quanto succede nella maggior parte delle costellazioni, le stelle delle Pleiadi sono realmente vicine tra loro, hanno un'origine comune e sono legate da forza di gravità. Data la loro distanza, le stelle visibili tra le Pleiadi sono molto più calde del normale, e ciò si riflette nel loro colore: sono delle giganti blu o bianche; l'ammasso conta in realtà centinaia di altre stelle, la gran parte delle quali sono troppo lontane e fredde per essere visibili a occhio nudo. Le Pleiadi sono in effetti un ammasso giovane, con un'età stimata di circa 100 milioni di anni, e una vita prevista di soli altri 250 milioni di anni.
120”x 120, filtro L_pro -
Gain 120
600”x12 L-ehnance
Gain 120
Zwo 294; sharpstar ridotto a 560 mm
APT; Pixinsight; PHD2; Photoshop
Autore: Marcello Martena di Lecce

LA FOTO DEL MESE: OTTOBRE 2020

SH2-132 The Lion Nebula in Cefeo

La Lion (Sh2-132) è una nebulosa situata nella costellazione di Cefeo.
E' una regione caratterizzata da emissione di H-alpha (zona rossa) e OIII (zona ciano) con una forma che ricorda il corpo di un leone. Si individua la testa di profilo a sinistra (sormontata da una folta e lunga criniera), il corpo e le zampe al centro, seguite dalla coda a destra dell'immagine.
La distanza dal nostro sistema solare è stimata in 10400 anni luce.
Le riprese sono state effettuate presso Maruggio (TA) nei giorni 12 e 13 Agosto 2020 e hanno richiesto 8,5 ore di esposizione con il filtro a doppia banda stretta Optolong L-Extreme.

Autore: Socio Tommaso Massimo Stella di Taranto

LA FOTO DEL MESE: SETTEMBRE 2020

Nebulosa OU4 Calamaro nella SH2-129 in Cefeo

La Calamaro (OU4)  è una nebulosa a emissione situata nella costellazione di Cefeo.
Scoperta nel 2011 da Nicolas Outters, è una regione caratterizzata da emissione di OIII molto debole con una forma bipolare che ricorda le nebulose planetarie. Studi recenti suggeriscono che Ou4 sia effettivamente interna a SH2-129 (la nebulosa Pipistrello volante che emette H-alpha, area rossastra nell'immagine), generata da un sistema stellare triplo situato al centro della nebulosa (HR8119, visibile come la stella luminosa al centro del Calamaro).
La sua distanza dal nostro sistema solare è stimata in 2300 anni luce.
Le riprese sono state effettuate presso la Staccionata dell'Arcangelo (Monte Pollino, SQM 21,4 medio) nei giorni 20/7, 21/7, 20/8, 21/8 2020 e hanno richiesto 21,5 ore di esposizione con il filtro a doppia banda stretta Optolong L-Extreme

Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto

LA FOTO DEL MESE: AGOSTO 2020

NGC 6992 è la parte orientale della nebulosa Velo, resto di una supernova antica di migliaia di anni e caratterizzata da filamenti molto suggestivi.
Si trova a circa 1470 anni luce dal nostro sistema solare e può essere osservata con piccoli telescopi nella costellazione del Cigno, sotto cieli non affetti da inquinamento luminoso.
Dista 24000 anni luce dal centro galattico.
Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) (Bortle 5, 2 ore) e Taranto (Bortle 8, 7 ore) nei giorni 14, 26 e 27 Luglio 2020.
Primo test del filtro a doppia banda stretta Optolong L-Extreme.
Delle 9 ore di riprese, circa 6 sono state effettuate con la presenza della Luna al 54% che non ha avuto alcuna influenza sul risultato finale.
A breve seguirà un approfondimento su questo nuovo filtro Optolong L-Extreme ed una comparazione diretta con il tribanda L-Enhance.

LA FOTO DEL MESE: luglio 2020

22 Luglio 2020 - presso Riserva Naturale Torre Guaceto (BR)
Cometa C/2020 F3 NEOWISE
Nel giorno precedente al perigeo, ho voluto fare un ultimo tentativo per immortalare l'astro chiomato al buio, pensavo che la Riserva Naturale di Torre Guaceto avesse l'orizzonte Nord-Ovest al buio.... niente da fare, anche quel sito è immerso nel fastidioso inquinamento luminoso..... non c'è un posto nel Salento che abbia una posizione ideale per riprendere un oggetto cosmico a Nord-Ovest !!!
Come si può osservare nell'immagine che ha un campo di circa 7x12 gradi, la Cometa NEOWISE, ha sviluppato due code: una di polveri e l'altra di ioni molto lunga, tanto che neanche ll'obiettivo Zenith 135mm è riuscito a contenerla in tutta la sua lunghezza.
Somma di 20 pose da 1 minuto ripreso a 800 iso con Canon Eos600d munita dell'obiettivo Zenith 135mm a f4 senza nessun filtro, , su montatura HEQ5 s.w., senza autoguida.
Elaborazione: D.S.S. + Pixinsight LE1.0 + PScc
Autore: Fernando De Ronzo

LA FOTO DEL MESE: GIUGNO 2020

Il re degli ammassi stellari globulari nel nostro emisfero, M13 è individuabile nella costellazione di Ercole e osservabile anche a occhio nudo sotto cieli bui.
Si estende per circa 165 anni luce ed è composto da centinaia di migliaia di stelle.
E' molto anziano avendo un'età stimata in 13 miliardi di anni e dista 25000 anni luce dal nostro sistema solare.
Per ottenere la massima nitidezza possibile nelle mie condizioni, ho utilizzato esposizioni brevi da 30 secondi senza autoguida per un totale di 74 minuti.
Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) a 10 m s.l.m il 23 Maggio 2020.
Technical data
Lights: 148x30s @ 250 Gain (-5°C), 45 Dark, 21 Flat

Telescope: TS PhotoLine Apochromatic FPL53 Triplet 102 @ f/7
Camera: ZWO ASI 294mc Pro
Mount: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Filters: Optolong L-Pro
Processing: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Autore: Socio Tommaso Massimo Stella di Taranto-

LA FOTO DEL MESE: MAGGIO 2020

Particolare della Nebulosa Nord America, NGC7000. Descrizione: Nebulosa Nord America è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Cigno, vicino a Deneb. La forma della nebulosa disegna il continente nordamericano, soprattutto la costa est, tra il Golfo del Messico e la Florida. La scoperta della Nebulosa Nord America è attribuita all'astronomo William Herschel. Distanza, 50 a.l.
Tecnica Hubble Palette. HA-OIII-SII. Telescopio Sharpstar 700/107; ZWO 183 monocromatica; autoguida zwo 120- PHD2; EQ6R; APT; PIXINSIGHT
HA 18x 600”
OII 18x 600”
SII 18x 600”

Autore: Socio Martena Marcello di Lecce.

LA FOTO DEL MESE: APRILE 2020

La Nebulosa Girino (IC 410) è individuabile nella parte meridionale della costellazione di Auriga attraverso l'osservazione dell'ammasso stellare aperto (NGC 1893) attorno al quale si sviluppa l'estesa regione H II visibile in foto nelle varie tonalità del rosso. Caratteristica principale di questa splendida formazione sono i due filamenti gassosi simili a girini che possiamo ammirare ai margini della cavità bluastra che circonda l'ammasso stellare. La loro estensione è calcolata in circa 10 anni luce mentre la distanza dell'intero complesso dal nostro sistema solare è di circa 12400 anni luce.
Riprese effettuate il 20 e 21 Febbraio 2020 a Maruggio (TA) 10m s.l.m.

English:

The Tadpole Nebula (IC 410) can be identified in the southern part of the constellation of Auriga through the observation of the open star cluster (NGC 1893) around which the extensive region H II is visible in the image in various shades of red.
The main feature of this splendid formation are the two tadpole-like gas filaments that we can admire on the edge of
the bluish cavity that surrounds the star cluster.
Their extension is calculated in about 10 light years while the distance of the whole complex from our system solar is about 12400 light years.
Shooting taken on February 20th and 21th 2020 in Maruggio (TARANTO-Italy) 10m a.s.l.

Technical data

Lights: 98x300s @ 250 Gain (-15°C), 51 Dark, 42 Flat
Telescope: TS PhotoLine Apochromatic FPL53 Triplet 102 @ f/5.53
Camera: ZWO ASI 294mc Pro
Mount: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguide: ASI 224mc & Ultraguide 60
Filters: Optolong L-Enhance
Processing: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight, AstraImage Plus
Autore:@tommaso massimo stella

LA FOTO DEL MESE: MARZO 2020

NGC 2264 è un complesso di formazione stellare che comprende l'ammasso aperto "Albero di Natale" e la nebulosa "Cono" (a sinistra nella foto). Si localizza nella costellazione dell'Unicorno a circa 2700 anni luce dal nostro sistema
solare e può essere osservato a occhio nudo o con un buon binocolo.
Nei pressi del sistema S-Monocerotis (la brillante stella al centro della foto) si individua la nebulosa "Pelliccia di
volpe", chiamata in questo modo a causa dell'evidente somiglianza con il simpatico animaletto dal muso allungato.
Questa regione fa parte del più esteso complesso nebuloso molecolare di Monoceros OB1 che si estende nel cielo per
circa 5°.

Riprese effettuate a Gennaio e Febbraio 2020 a Maruggio (TA) 10 m s.l.m.

English:

NGC 2264 is a star formation complex which includes the open cluster "Christmas tree" and the "Cone" nebula
(on the left in the image). It is located in the Monoceros constellation about 2700 light years from our solar system and can be observed with the naked eye or with good binoculars.
Near the S-Monocerotis system (the bright star in the center of the image) we find the "Fox Fur Nebula" nebula, named in this way because of the obvious resemblance to the cute elongated muzzle.
This region is part of the larger molecular nebulous complex of Monoceros OB1 which extends into the sky for
about 5°.

Technical data

Lights: 189x300s @ 250 Gain (-15°C), 51 Dark, 63 Flat

Telescope: TS PhotoLine FPL53 Triplet 102 @ f/7
Camera: ZWO ASI 294mc Pro
Mount: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguide: ASI 224mc & Ultraguide 60
Filters: Optolong L-Enhance
Processing: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight, AstraImage Plus

Autore: @tommaso massimo stella

LA FOTO DEL MESE: FEBBRAIO 2020

18 e 18 Febbraio 2020 - CMarchese - Maruggio (TA)

SH2-308 The Head Dolphine Nebula and Sh2-303

La nebulosa testa di delfino, catalogata Sharpless SH 2-308, è a circa 5800 anni luce da dalla Terra nella costellazione del Cane Maggiore, 8 gradi a sud della brillante Sirio.
La stella massiccia EZ Canis Majoris al centro della nebulosa, una stella variabile eruttiva tipo Wolf-Rayet, (570 volte più luminosa del nostro Sole), ha generato l'affascinante bolla dalla caratteristica forma che richiama la testa di un delfino da cui prende il nome. Si stima che si sia originata circa 70.000 anni fa a causa delle espulsioni di materia perse dalla stella, che per via del suo forte vento stellare si è disposta tutt'attorno ad essa a formare una struttura a bolla, dalle dimensioni di circa 19 anni luce.
La stella Giallo Arancio al bordo della bolla è la Omicron 1 Canis Majoris distante 1970 anni luce, è una supergigante rossa di classe K2lab, con una temperatura superficiale di 4300 K il 25% meno calda del Sole con un diametro 220 volte più grande dello stesso, si tratta di una variabile pulsante.

A sinistra dell'immagine è visibile altresì, la nebulosa SH2-303, una nebulosa a emissione la cui distanza è stimata come la SH2-308 a 5800 anni luce,

Somma di 145 pose da 7 minuti, per un totale di 16 ore e 30 minuit, riprese in 4 serate, le prime due nel 2018) a 800 iso con la reflex Canon Eos600D fullspectrum, munita del filtro Idas LPS-D1, al fuoco del rifrattore N.T. APo Ed 90su montatura HEQ5 S.W. autoguidata dal Synguider S.W.

Elaborazione: D.S.S. + Pixinsight LE1.0 + PScc

Hi Res.: https://www.flickr.com/…/…/49576251607/in/dateposted-public/
Autore: Fernando De Ronzo

LA FOTO DEL MESE: GENNAIO 2020

M78 è la nebulosa a riflessione più brillante del cielo; fa parte di un gruppo di nebulose che comprende NGC 2064, NGC 2067 e NGC 2071, lontano 1.600 anni luce dalla Terra. Le due stelle che illuminano la nube di polvere in M78 sono catalogate come HD 38563A e HD 38563B e sono di magnitudine 10; l'estensione reale della nebulosa è pari a circa 4 anni luce.
Sono conosciute circa 45 stelle variabili del tipo T Tauri, ossia stelle giovani in formazione, all'interno di M78; fa parte del complesso nebuloso molecolare di Orione e non è che un frammento del gas presente in questa regione, illuminato da stelle vicine.
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Technical Information:
Date 15.01.2020, 21.01.2020, 24.01.2020
Location: Santa Cesarea Terme (LE) Italy
Telescope: Vixen ax103s
Camera: ZWO ASI 294 PRO
Mount: Ioptron ieq45-pro
Filter: IDAS LPS P2
Light: 137x300" (gain: 117.00) -15C bin 1x1
Total integration: 11.4 hours
Software: SGP, PHD2 Guiding, Pixinsight 1.8
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Autore: Salvatore Cozza (Santa Cesarea Terme)

LA FOTO DEL MESE:  DICEMBRE 2019

La Nebulosa California (NGC 1499) è del tipo ad emissione e può essere individuata nella zona meridionale della
costellazione di Perseo.
Il suo nome dipende dalla forma (opportunamente ruotata rispetto alla mia foto) vagamente somigliante allo stato della
California. Per osservarla è necessario almeno un telescopio amatoriale, meglio se dotato di filtro Hbeta che permette di distinguere l'emissione in quella particolare linea.
La distanza dal nostro sistema solare è stimata in circa 1000 anni luce.
Acquisizione effettuata il 30 Novembre 2019 a Maruggio (TA) a 10m s.l.m.

English:

The California Nebula (NGC 1499) is of the emission type and can be identified in the southern area of the Perseus
constellation.
His name depends on the shape (suitably rotated with respect to my photo) vaguely resembling the state of California.
To observe it you need at least an amateur telescope, preferably with a Hbeta filter that allows you to distinguish the emission in that particular line.
The distance from our solar system is estimated at around 1000 light years.
Acquiring took place in Taranto (Italy) on 30 November 2019.

Technical data

Lights: 90x300s @ 200 Gain (-15°C), 43 Dark, 50 Flat

Telescope: Apochromatic doublet TS PhotoLine 72/432
Camera: ZWO ASI 294mc Pro
Mount: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguide: ASI 224mc & Ultraguide 60
Filters: Optolong L-Enhance
Processing: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight , AstraImage

Autore: Tommaso Massimo Stella

LA FOTO DEL MESE: NOVEMBRE2019

NGC 7380 è un giovane ammasso aperto situato sul Braccio di Perseo alla distanza di 3537 parsec (11530 anni luce), in corrispondenza di un'estesa associazione OB nota come Cepheus OB1; appare associato alla grande regione HII Sh2-142. Fra le componenti dell'ammasso spicca la binaria a eclisse DH Cephei, che è la principale responsabile della ionizzazione della nebulosa.
L'ammasso contiene numerose stelle massicce, racchiuse in un diametro di circa 6 parsec; il corpo principale ha una forma allungata, cui si connette una sorta di coda di stelle: quest'aspetto particolare potrebbe essere dovuto in parte al residuo della nube molecolare originaria da cui l'ammasso si è formato.
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DATI
Telescopio di ripresa: TS 102/715 tripletto F7.0
Camera di ripresa: Moravian G2-8300 monocromatica
Montatura: Ioptron Ieq45pro
Guida: Qhy5LII monocromatica su Orion 80/400
Elaborazione: Pixinsight 1.8
Light ripresi con i seguenti filtri:
Ha 23 frames da 10 minuti in bin 1 a -15°C
OIII 20 frames da 10 minuti in bin 1 a -15°C
SII 20 frames da 10 minuti in bin 1 a -15°C

LA FOTO DEL MESE: OTTOBRE 2019

Grande campo centrato sulla IC2118 Testa della Strega e Rigel (Beta Orionis) ripresa
il 27 Ottobre 2019 sulle montagne del Pollino in Basilicata dal Socio Nesca Francesco
di San Giorgio Ionico (TA) utilizzando una reflex nikon d5100 full spectrum con samyang 135mm f2 chiuso a f2.8
su montatura HEQ5 s.w., 90pose da 3 minuti per un totale di 4 ore e trenta di integrazione.

LA FOTO DEL MESE: SETTEMBRE 2019

NGC 6888, nota anche come Nebulosa Crescente, è una nebulosa diffusa visibile nella parte meridionale della costellazione del Cigno. Secondo alcuni studi si tratterebbe del resto di una supernova, una stella di grande massa esplosa in passato. Nel giro di pochi millenni si prevede che l'oggetto svanirà del tutto, disperdendosi nel mezzo interstellare. Attualmente la nebulosa si estende nello spazio per una dimensione di circa 16 anni luce.


DATI DI RIPRESA
Giugno/Luglio 2019
Località: Maruggio (TA)
Telescopio: Vixen ax103s
Guida: Ultraguide 60/240 con camera QHYCCD Q5L-II-M
Camera: Moravian G2-8300FW mono
Montatura: Ioptron ieq45-pro
Filtri:
Baader Ha 7nm 36mm: 42x300" -15gC bin1
Baader OIII 8,5nm 36mm: 70x300" -15gC bin1
Integrazione totale: oltre 9 ore
Software: Pixinsight 1.8

L'elaborazione è stata effettuata utilizzando la tecnica bicolor. Sono stati ripresi due gas, Idrogeno ed Ossigeno, utilizzando 2 diversi filtri. I file ottenuti sono stati poi opportunamente calibrati e combinati in modo tale da ottenere un immagine in RGB il più vicino possibile ai colori reali della nebulosa.

Autore: Salvatore Cozza di Santa Cesarea Terme (LE)

LA FOTO DEL MESE: AGOSTO 2019

La Proboscide di Elefante è una nebulosa oscura facente parte del più grande complesso IC 1396 individuabile nella costellazione del Cefeo a circa 2400 anni luce dal nostro sistema solare. Insiste in una zona molto ricca di polveri, gas e giovani stelle molto calde (blu).
Per contrastare questo oggetto, non facilissimo da fotografare con una camera a colori, ho utilizzato un filtro tri banda (Ha, OIII, Hb) che mi ha permesso di staccare meglio le nebulosità
oscure dal fondo cielo.
Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) nei giorni 1,2,3 e 5 Agosto 2019.

Technical data

Lights: 150x180s @ 270 Gain (-5°C), 49 Dark, 63 Flat
Lights: 47x300s @ 200 Gain (-5°C), 29 Dark, 31 Flat

Telescope: TS PhotoLine 102 f/7 Triplet FPL53
Camera: ZWO Astronomy Cameras ASI 294mc Pro
Mount: Sky-Watcher Italia AZ-EQ6 GT
Autoguide: ASI 224mc & Ultraguide 60
Filters: Optolong Astronomy Filter L-Enhance
Processing: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight, AstraImage, Starnet++

Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto.

LA FOTO DEL MESE LUGLIO 2019

The Lagoon nebula (M8) in Sagittarius.

E' una nebulosa ad emissione visibile nella costellazione del Sagittario, la sua regione H II è fra le più luminose ed è osservabile anche con strumenti amatoriali non molto grandi nonostante la distanza di circa 4100 anni luce.
All'interno dell'area più brillante si può scorgere la forma di una clessidra che caratterizza la zona di maggiore formazione stellare ed è attorniata da nebulose oscure.
Alla sua sinistra si nota il giovane ammasso aperto classificato come NGC6530 di moderata luminosità e composto da poche stelle (circa 100) se confrontato ad
ammassi ben più popolati.

Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) nei giorni 25 e 26 Giugno 2019.

Di seguito i dati tecnici:

145x120s @ 270 Gain, 59 dark, 66 Flat, t=-5°C

Telescope: TS PhotoLine 102 f/7 Triplet FPL53
Camera: ZWO Astronomy Cameras ASI 294mc Pro
Mount: Sky-Watcher Italia AZ-EQ6 GT
Autoguide: ZWO ASI 224mc & Ultraguide 60
Filters: Optolong Astronomy Filter L-Pro
Processing: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight, AstraImage

Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto

LA FOTO DEL MESE GIUGNO2019

Gruppo di Galassie nella Vergine
M86 è una galassia lenticolare visibile nella costellazione della Vergine; fu scoperta da Charles Messier nel 1781 e appartiene all’Ammasso della Vergine distante circa 52 milioni di anni luce, Fa coppia con la vicina coppie di galassie NGC4435-4438 soprannominata anche “The Eyes” gli Occhi della Vergine distante circa 50 milioni di anni luce.
È una sezione della più famosa “Catena di Markarian” un gruppo di galassie del nel super ammasso di galassie nella Vegine.
La foto è stata realizzata dal Socio Nesca Francesco di San Giorgio Ionico utilizzando una Reflex Nikon D750 al fuoco del telescopio Richie Cretien C8 sommando 88 pose da 2 minuti a 3200 iso presso Maruggio (TA) il 2 Maggio 2019.

LA FOTO DEL MESE MAGGIO 2019

La Testa di cavallo (B33), individuabile nella costellazione di Orione subito sotto la luminosa stella Alnitak, è una nebulosa oscura costituita da dense polveri ammassatesi a formare testa e collo di un cavallo (immaginate di guardare il cavallo degli scacchi ruotato di 45° sul suo asse). Alle sue spalle si può ammirare IC434, la nebulosa a emissione rossastra originata dall' idrogeno ionizzato da Sigma Orionis (non visibile in questa foto).
Dista dal nostro sistema solare 460 parsec e si estende per circa 3,5 anni luce.
La foto è un ROI (Region Of Interest) di un campo più vasto comprendente la Nebulosa Fiamma.

Di seguito il dettaglio delle acquisizioni (non è stata utilizzata autoguida):

482x30s @350 gain/-15°, 110 Dark, 109 Flat

FOV:4250x3000 pixel , ROI:2423x1717 pixel

Telescopio: Skywatcher 200 f4 Wide Photo
Camera di ripresa: ZWO ASI 294mc Pro
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Filtri: Optolong L-Pro

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight, AstraImage

Autore: Tommaso Massimo Stella

IC 410, nota come Nebulosa Girino a causa dei suoi filamenti nordorientali, è una nebulosa a emissione di grandi dimensioni visibile nella costellazione dell'Auriga; ad essa è legata l'ammasso aperto NGC 1893, formato da giovani stelle massicce piuttosto disperse. La regione è sede di importanti processi di formazione stellare.
Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di ottobre e marzo ed è notevolmente facilitata per osservatori posti nelle regioni dell'emisfero boreale terrestre.

Questa ripresa rappresenta la prima luce del rifrattore apocromatico Vixen ax103s ed è stata elaborata utilizzando la tecnica "bicolor", combinando i segnali ottenuti tramite i filtri Ha (Idrogeno) ed OIII (Ossigeno).
Alle riprese in Idrogeno (Ha) ed Ossigeno (OIII) sono state  aggiunge quelle in Zolfo (SII) effettuale lo scorso 24 marzo. L'elaborazione dell'immagine è stata utilizzata  la tecnica Hubble palette, così chiamata in quanto è la stessa che viene usata per elaborare le foto del telescopio spaziale Hubble.
Le parti marroncine/rossastre sono quelle ricche di Idrogeno, mentre le zone più interne azzure/verdi sono ricche di Ossigeno e Zolfo.
Ho potuto integrare poco, causa maltempo soprattutto, le riprese in Ossigeno e Zolfo, l'immagine risulta quindi un po tirata, ma è il meglio che sono riuscito ad ottenere.

Dettagli tecnici di acquisizione:
Data: Marzo 2019
Luogo: Santa Cesarea Terme (LE)

Telescopio: Vixen ax103s
Riduttore di focale: Vixen HD 0,77x
Guida: Ultraguide 60/240 con camera QHYCCD Q5L-II-M
Camera di acquisizione: Moravian G2-8300FW mono
Motatura: Ioptron ieq45-pro

Filtri
Baader Ha 36mm 7nm: 22x600" -20gC bin1
Baader OIII 36mm 8.5nm: 14x600" -20gC bin1
Software per l'elaborazione: Pixinsight 1.8

Immagine a piena risoluzione: https://www.flickr.com/…/…/47326567231/in/dateposted-public/

Skypoint Moravian CCD & CMOS cameras IOptron Vixen Europe GmbH Gruppo Astrofili del Salento

Autore: Socio Salvatore Cozza di Santa Cesarea Terme (LE)

La Foto del Mese: Marzo 2019

Messier 78

M78 (nota anche come NGC 2068) è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione di Orione. Scoperta da Pierre Méchain nel 1780, fu inclusa da Charles Messier nel suo celebre catalogo di oggetti astronomici nello stesso anno.
Si individua molto facilmente, partendo dalla stella Mintaka, una delle tre stelle della Cintura di Orione, e spostandosi di 3° verso est e mezzo grado a nord.
Può essere osservata da entrambi gli emisferi terrestri, grazie alla sua posizione praticamente equatoriale: l'oggetto infatti raggiunge la medesima altezza in cielo da ogni coppia di latitudini opposte (ad esempio 30°N e 30°S), pertanto nessun emisfero risulta privilegiato rispetto all'altro per la sua osservazione. Il periodo migliore per la sua individuazione nel cielo serale è quello compreso fra novembre e aprile.
[Fonte: Wikipedia]

Dati di scatto:

Pose e tempi:45 x 300" - Tot. 3h 45m
Dark: 20
Flat, dark flat e bias: 30
Gain: 200
Temperatura sensore: -15°C
Filtri: ir-cut.
Telescopio principale: RC8 ridotto a 1070mm.
Telescopio guida: ZWO 60/280.
Camera di ripresa: ZWO Asi 294 mcc pro.
Camera di guida: ZWO Asi 224 mc.

Acquisizione con SharpCap, elaborata con Pixinsight e Photoshop cc.

Luogo di ripresa: Maruggio (TA)
Data: 27/02/2019

Autore Nicola Calabrese di San Giorgio Ionico (TA)

La Foto del Mese : Febbraio 2019

The Great Orion nebula and The Running man

La nebulosa di Orione è la più brillante e fotografata zona del cielo invernale.
Facilmente visibile ad occhio nudo nella ominima costellazione come una macchia al centro della Spada, si individua poco più in basso della Cintura.
E' una regione di formazione stellare molto attiva, la più vicina al nostro sistema solare (1300 anni luce) e si estende per circa 24 anni luce.
In questa fotografia possiamo apprezzare quattro oggetti principali:

Catalogo Messier M42 (nebulosa di Orione), M43 (parte settentrionale di M42), Trapezio (ammasso stellare giovane al centro di M42), Catalogo NGC 1977 (la nebulosa Running Man in alto).
Per massimizzare i dettagli del Trapezio e di M43, ho integrato manualmente una ripresa con pose brevissime (1879 da 2 secondi) realizzata nel 2017 a focale doppia con un telescopio Newton 200 f4.

Purtroppo, come spesso accade ultimamente, le acquisizioni sono state caratterizzate da condizioni meteo avverse che mi hanno concesso solo tre ore sotto un cielo velato dalle nubi.

Di seguito il dettaglio delle acquisizioni:

M42+Running Man (09/02/2019):
Telescopio TS Apo 72 f6 + ZWO ASI 294mc Pro, 200x60s @200 gain/-15°, 53 Dark, 51 Flat

Trapezio+M43 (12/12/2017):
Telescopio Skywatcher 200 f4 + ZWO ASI 224mc, 1879x2s @250 gain

Montatura: Sky-Watcher Italia AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Filtri: Optolong Astronomy Filter L-Pro

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Autore: Tommaso Massimo Stella

La Foto del Mese : Gennaio 2019

The Running man (NGC1977) è una nebulosa a emissione e riflessione facente parte del grande complesso nebuloso di Orione nel quale si osserva una intensa formazione di nuove stelle.
E' immersa nella più estesa regione HII denominata Sharpless 279 ed ha come vicine le nebulose NGC1975 e NGC1973 in parte oscurate da polveri che fanno sembrare l'area divisa in più parti.
La distanza dal nostro sistema solare è stimata in 1500 anni luce e la sua estensione si ferma a circa 7 anni luce.
Il nome attribuito alla nebulosa deriva dalla vaga forma di un umano in corsa ben distinguibile nella parte centrale.

Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) nei giorni 11 e 12 Gennaio 2019 con una semplice camera planetaria e senza autoguida.
Purtroppo il meteo non favorevole ha ridotto del 50% le riprese utili.

Di seguito i dettagli tecnici:

Pose: 114x90s @ 200 Gain, 91 Dark, 103 Bias, No Flat

Telescopio: TS Apo 72 f6 non spianato e non ridotto.
Camere di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Filtri:Baader UV/IR Cut

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight, AstraImage.

Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese di Dicembre 2018

Messier 77 + Supernova 2018ivc

Messier 77 o, più brevemente, M77, è una galassia a spirale barrata com
e la Via Lattea. Situata a circa 13 megaparsec (più o meno 42 milioni di anni luce) da noi nella costellazione della Balena, questa magnifica galassia, nota anche come NGC 1068, rivolge all’osservatore terrestre il suo disco.

Se potessimo osservare la Via Lattea da una posizione analoga a quella in cui vediamo M77, probabilmente la nostra galassia ci apparirebbe molto simile, con bracci a spirale attraversati da un’ossatura di filamenti ramificati di polveri, popolati da regioni di formazione stellare e brillanti ammassi di stelle giovani: bracci che si avvolgono intorno a un nucleo di forma allungata, costituito da una densa e luminosa nube di stelle molto antiche.

Ciò che differenzia nettamente M77 dalla Via Lattea si nasconde al centro della galassia: al cuore di M77 si trova infatti un nucleo galattico attivo (o AGN, dall’inglese active galactic nucleus), che emette fiotti di radiazione in quasi tutte le frequenze dello spettro elettromagnetico. M77, a differenza della Via Lattea, è una galassia attiva, più precisamente una galassia di Seyfert di tipo II. Possiede cioè un nucleo estremamente luminoso, che brilla soprattutto nell’infrarosso. La sorgente che alimenta questo fiume di radiazione è il disco di accrescimento, che ruota intorno a un buco nero supermassiccio da almeno 100 milioni di masse solari, nascosto esattamente al centro della galassia.

La luminosa supernova, SN 2018ivc, è stata scoperta il 24 novembre, nei pressi del suo nucleo.

[Fonte: internet]

Dati di scatto:

Pose e tempi: 50 x 300" - 4h 10m
Gain: 200
Temperatura sensore: -15°C
Filtri: -
Telescopio principale: C8 f/10 - 2000mm
Telescopio guida: ZWO 60/280
Camera di ripresa: ZWO Asi 294 mcc pro
Camera di guida: ZWO Asi 224 mc

Acquisizione con SharpCap, elaborata con Pixinsight e Photoshop cc.

Luogo di ripresa: Maruggio (TA)
Data: 05/12/2018
Autore: Socio Nicola Calabrese di San Giorgio Ionico (TA)

La foto del Mese di Novembre 2018

La stella 52 Cygni è una gigante arancione/rossa (classe spettrale K) che può essere individuata anche a occhio nudo nella costellazione del Cigno, sotto cieli non affetti da inquinamento luminoso, vista la sua magnitudine apparente di 4,22.
E' situata a 24000 anni luce dal centro galattico e dista circa 200 anni luce dal nostro sistema solare. La sua temperatura è di 4500° C ed ha un raggio 12 volte maggiore di quello del Sole.
Attorno a 52 Cygni si apprezza NGC6960, una parte della nebulosa Velo, resto di una supernova vecchia di migliaia di anni e caratterizzata da filamenti molto suggestivi.
La nebulosa si trova a 1470 anni luce dal nostro sistema solare.

Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) nei giorni 30/10, 6/11 e 8/11 2018 con la tecnica delle pose brevi e SENZA AUTOGUIDA.

Di seguito i dettagli tecnici:

Pose: 705x30s @ 350 Gain, 459 Dark, 405 Bias, No Flat

Telescopio: Skywatcher 200/800 Wide Photo
Camere di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: Optolong L-Pro

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese di Ottobree2018

Pollino 2018 Piano Sant'Arcangelo

LDN1235 Nebulosa Squalo"Shark Nebula" con VDB149 e VDB150.

La sua caratteristica forma ne conferisce il classico nome di "nebulosa Squalo", visibile nella Costellazione del mitico re di Etiopia, Cefeo, la Shark Nebula è un vasto campo di nubi molecolari che si estende per circa 15 anni luce ed è distante circa 650 anni luce

Somma di 155 pose di 4min. 10 ore e 20 min. d'integrazione a iso 1600 effetuate in 3 serate il 13-07 il 09-08 e il 06-09 tutte nel 2018, riprese con la Canon 700D mod. fullspectrum con filtro IDAS LPS D1 con agginta di flat dark e bias, ottica obiettivo Tamron SP 300 f2,8 LD(if) diframm.a f4, autoguida Lacerta M-GEN V2 su rifrattore 80/600 S.W., montatura EQ6PRO, elabor.con PixInsight e PScc.
Autore: Socio Nicola Di Lorenzo di Uggiano

La foto del Mese di Settembre2018

La nebulosa Crescente (NGC6888) dista circa 4700 anni luce dal nostro sistema solare ed è individuabile nella costellazione del Cigno. Il nome deriva dalla sua "gobba" che si presenta a ponente come la Luna osservabile nella fase crescente. E' una nebulosa a riflessione che deve la sua luminosità alla radiazione emessa dall'esplosione di una supernova i cui resti sarebbero nascosti dalla nube di gas che si estendono per circa 16 anni luce.

Questa fotografia è il risultato della somma di due pannelli. Il primo ripreso con la camera planetaria ASI 224mc ed il secondo, molto più ampio, ripreso con la Canon 700D. Il fov della 224mc è molto limitato a causa delle minute dimensioni del sensore quindi ho utilizzato il sensore ben più grande della reflex per riprendere tutta la zona di cielo attorno alla nebulosa per poi fondere le due immagini a formare quella che vedete.

Le riprese sono state effettuate sul monte Pollino il giorno 13 Agosto 2018 e a Maruggio (TA) nei giorni 3, 4, 6, 7 e 12 Settembre 2018 con la tecnica delle pose brevi e SENZA AUTOGUIDA.

Di seguito il dettaglio delle acquisizioni:

Pannello 1 (ASI224mc):
500x30s @ 330 Gain, 290 Dark, 302 Bias, No Flat (Maruggio)
341x30s @ 300 Gain, 234 Dark, 150 Bias, No Flat (Pollino)
Pannello 2 (campo largo, Canon 700D non modificata):
285x30s @ 1600ISO, 145 Dark, No Bias, 72 Flat

Integrazione totale: 7 ore per la nebulosa e 2 ore per lo sfondo.

Dati tecnici:

Telescopio: Skywatcher 200/800 Wide Photo
Camere di ripresa: ZWO ASI 224mc + Canon 700D (non modificata)
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: Optolong L-Pro

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese di Agosto 2018

NGC 7380 Wizard Nebula in Cefeo (Hubble palette)
NGC 7380 è un giovane ammasso aperto situato sul Braccio di Perseo alla distanza di 11530 anni luce, in corrispondenza di un'estesa associazione OB nota come Cepheus OB1. Fra le componenti dell'ammasso spicca la binaria a eclisse DH Cephei, che è la principale responsabile della ionizzazione della nebulosa; questa coppia è composta da due stelle di classe spettrale O6, due fra le stelle più massicce del sistema. (Wikipedia)

DATI DI RIPRESA:
Ha 23 frames da 10 minuti in bin 1 a -15°C
OIII 20 frames da 10 minuti in bin 1 a -15°C
SII 20 frames da 10 minuti in bin 1 a -15°C

Telescopio di ripresa: TS 102/715 tripletto F7.0
Camera di ripresa: Moravian G2-8300 monocromatica
Montatura: Ioptron Ieq45pro
Guida: Qhy5LII monocromatica su Orion 80/400
Elaborazione: Pixinsight 1.8

Data di ripresa: 04-05-07/08/2018

AUTORE: Salvatore Cozza

La foto del Mese di Luglio 2018

NGC6334 Zampa di Gatto
nella Costellazione dello Scorpione
Distante 5000 anni luce, è una delle più vicine regioni di formazione stellare appartenente al Braccio del Sagittario della Via Lattea e visibile nella costellazione dello Scorpione. Fu scoperta nel 1837 dall'astronomo John Herschel durante le sue osservazioni a Capo di Buona Speranza, in Sudafrica.
ripresa nel mese di Luglio 2018 in cMarchese di Manduria (TA)
21 pose da 240” con Canon eos6d fullspectrum al fuoco del telescopio 80su montatura NEQ6 autoguidata dal Synguider.
Autore: Socio Maura Ingrosso

La foto del Mese di Giugno 2018

La Galassia Vortice (M51 o NGC5194) è fra le più brillanti del cielo, facilmente individuabile anche con telescopi di bassa apertura nella costellazione dei Cani da caccia.
Interagisce con la galassia più piccola M51B (o NGC5195, nella foto si vede sulla destra) per mezzo di un canale gassoso che ha facilitato la creazione di ammassi stellari in entrambe le direzioni.
Morfologicamente M51 è classificata come galassia a Spirale logaritmica e dista dal nostro sistema solare 23 milioni di anni luce. La sua estensione esatta non è nota, si stima che possa essere di circa 60000 anni luce.

Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) l'11 Giugno 2018 con la tecnica delle pose brevi e senza autoguida con lo
scopo di non sovraesporre i nuclei delle due galassie e mantenere il più alto dettaglio possibile.

Integrazione totale: 139 minuti.
Meteo pessimo.

Dati tecnici:

Telescopio: Skywatcher 200/800 Wide Photo
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: UV/IR Cut
Pose: 279x30" Gain 350/600, 165 Dark, 127 Bias, 0 Flat

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese di Maggio 2018

La galassia Messier 104 (NGC4594) è individuabile nel cielo a poco meno di 10° dalla luminosa stella Spica e si colloca nell'asterismo della Vergine.
Si osserva "di taglio" a causa della posizione del disco galattico ed è chiamata Sombrero per la sua forma particolare disegnata dal bulbo centrale (molto grande) e dalle polveri che circondano tutto il disco.
Dista dal sistema solare circa 29 milioni di anni luce e la sua dimensione è stata stimata in 50000 anni luce quindi ben più piccola della nostra Via Lattea.
Nel nucleo è presente un buco nero super massiccio che ionizza debolmente i gas presenti nella regione circostante.

P.S. In basso a destra, vicino al logo GAS, si può notare la galassia a spirale barrata PGC 962963.

Le riprese sono state effettuate a Maruggio (TA) nella notte fra il 7 e l'8 Maggio 2018 con la tecnica delle pose brevi (1023) da 10 secondi e senza autoguida. Integrazione totale: 2hr 50mn.

Dati tecnici:

Telescopio: Newton GSO 880 Deluxe 250/1250
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: UV/IR Cut
Pose: 1023x10" Gain 400/600, 297 Dark, 105 Bias, 0 Flat

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, AstraImage

Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese di Aprile 2018

Uggiano Montefusco TA - 07/04/2018

Galassia spirale M106 nella costellazione dei Cani da Caccia

M106 è un esempio di galassia di Seyfert; la rilevazione di inconsuete emissioni di onde radio e raggi X osservate tramite il radiotelescopio Very Large Baseline Array indica che probabilmente parte della galassia sta precipitando in un buco nero supermassiccio situato nel suo centro: La distanza della galassia è stimata sui 21-25 milioni di anni luce e la sua massa totale è pari a circa 190 miliardi di masse solari; si allontana da noi alla velocità di 537 km/s.
36 pose di 5 min. con la reflex Canon 700D fullspectum con filtro Idas LPS D1 a ISO800, ottica Celestron 8 focale 2000 f10 ridotto a f6,3, guida con il rifratt.80/400 Konus Vista e autoguida Lacerta M-GEN V2, montatura EQ6PRO, elab.con PixInsight 1.8 e PScc.( ripresa dal piccolo osservatorio in pieno centro urbano di Nicola Di Lorenzo)

La foto del Mese di Marzo 2018

Nelle foto che seguono potete vedere le protuberanze solari più evidenti del 2 Aprile 2018 e la

granulosità della superficie.
La Solar Prominence è un getto luminoso di plasma che viene espulso dalla cromosfera

espandendosi anche per centinaia di migliaia di km nella corona solare.
Si sa che il campo magnetico della nostra stella ha un ruolo fondamentale nel fenomeno ma

attualmente non è chiaro il meccanismo che regola tali espulsioni.
Le riprese sono state effettuate con un telescopio modificato per far passare solo la lunghezza

d'onda di 6562,81 Å, quella emessa dall'idrogeno (ionizzato) che restituisce un colore

rossastro.

Dati tecnici:

Filmati acquisiti:
Protuberanza 14:12 - 9850 frame a 150 fps (utili 75%)
Protuberanza 13:58 - 8800 frame a 150 fps (utili 60%)

Telescopio: Acromatico Vixen 80/910 con filtro ERF+Etalon PST Coronado+BF 4mm
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher HEQ5 Pro
Autoguida: NESSUNA

Software di elaborazione: Autostakkert 3, Photoshop CC, AstraImage

Autore: socio Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese - Febbraio 2018

La galassia di Bode (M81 - NGC3031) è individuabile nella costellazione dell'Orsa Maggiore, e la foto che vedete è stata prodotta con fotoni che hanno viaggiato nello spazio per quasi 12 milioni di anni prima di essere catturati dal sensore della mia camera planetaria.
A causa della "lentezza" della luce quindi ho fotografato un passato molto remoto :)
La sua forma (a spirale) è molto comune, è più piccola della nostra Via Lattea ed è la galassia principale del "Gruppo di M81", vicinissima (circa 200000 anni luce) alla galassia Sigaro (M82) che ho fotografato due mesi fa e con la quale interagisce in maniera molto forte.
La sua velocità di rotazione stimata è di 300 Km al secondo.

Le riprese sono state effettuate in due serate a Maruggio (TA) in condizioni quasi proibitive a causa di vento e umido.

08/02/2018: 530 pose da 15", 140 da 40", 24 da 60"
10/03/2018: 436 pose da 30"

Le pose brevi (15 secondi) sono state utilizzate per ottenere i dettagli della parte centrale della galassia mentre le rimanenti hanno permesso di evidenziare la zone più esterne.

Dati tecnici:

Telescopio: Skywatcher 200/800 WidePhoto
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico
Filtri: UV/IR Cut

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, PixInsight

Socio: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese - Febbraio 2018

straordinaria ripresa della Nebulosa Rosetta nell'Unicorno ripresa dal nostro Socio Salvatore Cozza nel mese di Febbraio 2018, che così ne descrive la ripresa:
"Nebulosa Rosetta e ammasso aperto NGC2244.
Finalmente dopo tre serate problematiche impiegate nelle riprese dei segnali Ha, O3 ed S2 sono riuscito ad elaborare questa bellissima nebulosa del cielo invernale. La tecnica usata è quella dell'hubble palette, conosciuta in questo modo in quanto viene usate per elaborare le foto riprese dal telescopio spaziale Hubble. E' una combinazione di colori che consente di evidenziare meglio le strutture e le polveri presenti nella nebulosa. Per questa immagine sono state ripresi 19 frames in Ha, 12 in O3 e 12 in S2, tutti da 600 secondi in bin 1x1 ad una temperatura del sensore di -20°
La camera di ripresa è la Moravian G2-8300 monocromatica, il telescopio un rifrattore tripletto TS 102/715mm ridotto a F5.4.

la foto del Mese - Gennaio 2018

Nel 1054 in Cina registrarono la nascita di una nuova stella.
Era così luminosa che si poteva vedere anche di giorno facendo concorrenza al pianeta Venere.
Dopo circa un mese nelle ore diurne svanì e rimase visibile soltanto di notte per altri due anni.
Oggi sappiamo che quella stella in realtà era esplosa migliaia di anni prima (la distanza dal nostro sistema solare è di circa 6500 anni luce) e ciò che si vedeva era una supernova.
La nebulosa che vedete in foto è una immensa nube di polveri e gas che si allontanano ad una velocità di 1500Km al secondo dalla pulsar (stella di neutroni) residuo della stella progenitrice.
La Nebulosa Granchio fu osservata per la prima volta nel 1731 da John Bevis ma la paternità del suo nome è di William Parsons che la osservò nel 1840 disegnandola con una forma che richiamava vagamente un granchio.

Dati tecnici:

Utilizzata la tecnica delle numerose pose brevi con
camera planetaria non raffreddata e senza autoguida.
Riprese effettuate l'11/01/2018 a Maruggio (TA).

Telescopio: Newton GSO 250/1250, Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT, Autoguida: NESSUNA
Correttore di coma: GPU Aplanatico, Filtri: UV/IR Cut

Pose: 985 da 10 secondi (Gain: 330/600), Dark:180, Bias:158, Flat: NESSUNO

Software di elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC

Autore: Tommaso Massimo Stella


La foto del mese  Dicembre 2017

La prima foto Astronomica della Coppia di Soci G.A.S. "new entry" Marco Brenner Marulli e Valentina De Matteis, a loro giunga l'augurio di una lunga e prolifica attività !
La Nebulosa Testa di Cavallo (nota anche come Barnard 33, B33, in inglese HorseHead , è una nebulosa oscura nella costellazione di Orione. La nebulosa si trova appena sotto Alnitak, la stella più a est della cintura di Orione.
È parte di un turbine di gas e polveri, sagomato come la testa di un cavallo, da qui il nome. È una delle nebulose maggiormente riconoscibili e note del cielo, anche se è difficile poterla osservare visualmente: la sua forma caratteristica si può individuare solo attraverso le fotografie dell'area. La prima foto della nebulosa risale al 1888,
A sinistra troviamo la nebulosa Fiamma NGC 2023.
Ringraziamo ovviamente i compagni temerari di quella serata a maruggio, che pazienti ci sn di grande aiuto soprattutto a due neofiti dell' Astrofotografia come noi che cercano sempre di carpire il più possibile da ognuno di loro.. grazie anche per la pazienza! Fernando De Ronzo Tommaso Massimo Stella Roberto Schiavoni Nicola Calabrese eee MAURA!!!

la foto del MEse di Novembre 2017

Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto

la luce proveniente da questa magnifica nebulosa (NGC 281) che ha viaggiato nello spazio per 9200 anni prima di essere intrappolata nel sensore della camera planetaria.
In foto si vede la parte centrale della nebulosa detta anche Pacman (lo ricordate il giochino?) a causa della sua forma simile a fauci con denti abbastanza pronunciati (in basso).
La parte nera filamentosa a destra è composta da nubi di polveri che oscurano la luce emessa dagli elementi preponderanti in quest'area: idrogeno e ossigeno ionizzati.
Le stelle più luminose fanno parte dell'ammasso aperto IC 1590.
Dati tecnici.
Luogo di ripresa: Maruggio (TA)
Pose: 811 da 40", 142 dark e 505 Bias. No FLAT
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc, guadagno 350/600
Filtri: IR/UV Cut
Telescopio: Skywatcher Wide Photo 200/800 f4 con correttore di coma aplanatico 1:1 GPU
Montatura: Skywatcher AZEQ6-GT
Autoguida: NESSUNA
Elaborazione: DeepSkyStacker, Photoshop CC, AstraImage

LA FOTO DEL MESE

OTTOBRE 2017

Astrofotografia della nebulosa Elica (Helix nebula, NGC 7293) chiamata talvolta "Occhio di dio" e posizionata indicativamente a 650 anni luce dal nostro sistema solare.
Dalla Terra si può individuare nella costellazione dell'Aquario ma è difficilmente visibile con telescopi amatoriali.
E' una nebulosa planetaria (termine che nulla ha a che fare con i pianeti) formatasi a causa dell'espulsione di gas ionizzati da parte di una stella simile al nostro Sole che è a fine vita.
L'astro visibile al centro emette una luce così intensa da rendere fluorescenti i gas espulsi.
L'estensione è di circa 3 anni luce e si calcola che sia molto giovane, dovrebbe avere meno di 11000 anni.
Riprenderla è stata una vera fatica. Le pose sono state effettuate ad Agosto, Settembre ed Ottobre in diversi luoghi a Taranto e nel Salento ma 5 uscite su 7 si sono rivelate disastrose a causa del meteo e della posizione davvero bassa.
La foto è dedicata al mio caro amico Fabio Perrone, scomparso prematuramente da pochissimo tempo.
Dati tecnici.
Pose: 583 da 40" con guadagno 300/600
Camera di ripresa: ZWO ASI 224mc (non raffreddata)
Telescopio: Skywatcher 200/800 Wide Photo con correttore di coma aplanatico GPU 1:1
Filtro: UV/IR Cut Baader
Montatura: Skywatcher AZEQ6-GT
Elaborazione: DeepSkyStacker + Photoshop CC
Autoguida: NESSUNA
La foto NON E' CROPPATA. Il sensore da soli 6mm dell'ASI224mc con una focale di 800mm permette di ottenere un campo strettissimo e quindi di riempirlo con oggetti relativamente piccoli.
Autore: Socio Tommaso Massimo Stella di Taranto

05 Ottobre 2017
.....triste giorno,
Fabio Perrone non sei più tra noi,
ognuno di noi conserva un oggetto
costruito sapientemente con le tue mani,
un ricordo che custodiremo gelosamente,
ci mancherai quaggiù, caro Fabio,
ma siamo consapevoli che da lassù ci guiderai,
ci aiuterai e continuerai ad essere il nostro
immancabile compagno di stelle.
... un grande Uomo,
un grande amico,
un grande coraggio,
un inseparabile compagno di stelle,
resterai per sempre nei nostri cuori
caro Fabio Perrone, guidaci da lassù,
alla ricerca della stella maestra !!


LA FOTO DEL MESE

SETTEMBRE 2017

La nebulosa "Bolla" (catalogo NGC n° 7635) si può osservare al confine fra le costellazioni Cassiopea e Cefeo ed è molto caratteristica grazie alla bolla individuabile nella parte meridionale.
Una giovane gigante blu provoca il vuoto nella zona visibile al centro della foto per mezzo del vento stellare che viaggia a 2000km al secondo.
La nebulosa dista circa 11000 anni luce dal nostro sistema solare ed è stata scoperta nel 1787 da William Herschel.
Lui non riuscì ad osservare la bolla di vuoto ma soltanto la zona di emissione nella sua totalità.

Le riprese sono state effettuate il 12 ed il 14 Settembre a Maruggio (TA). Purtroppo la sera del 14 è stata caratterizzata da nuvole ed umido che hanno ridotto molto il segnale utile.

Dati tecnici.
746 pose da 20" (guadagno 230/600) effettuate con ASI 224mc (+ filtro IR/UV Cut) al fuoco diretto dello SW 200/800 f4 montato su AZEQ6-GT.
Elaborazione con DeepSkyStacker, Photoshop CC e Astra Image.

Autore Socio Tommaso Massimo Stella da Taranto

LA FOTO DEL MESE
Agosto 2017

Straordinaria ripresa della VDB142 The Trunk Nebula (Proboscide dell'elefante) in IC1396 nel Cefeo con tecnica Hubble Palette eseguita dal nostro Socio e astro-fotografo Salvatore Cozza lavoro per il quale ha ottenuto un importante riconoscimento: l'immagine è stata pubblicata sulla prestigiosa gallery del mese di agosto della BBC.
Link al sito della BBC:
http://www.bbc.co.uk/programmes/p05bryjx/p05brw0l
Di seguito il commento dell'autore:
"Quando stamattina ho ricevuto l'email della BBC pensavo ad uno scherzo... poi per curiosità sono andato a verificare il link che mi hanno inviato e... era tutto vero! La mia immagine scelta dalla BBC per la loro gallery del mese di agosto! Non mi aspettavo una cosa del genere, ringrazio le persone che hanno valutato il mio lavoro e ritenuto degno di un riconoscimento così importante! Non posso non ringraziare Fernando De Ronzo che mi ha introdotto nel mondo dell'astrofotografia, Fabio Perrone sempre pronto a sostenermi, Andrea Marsano col quale ho cominciato questa avventura nel GAS, Tommaso Massimo Stella che sopporta le mie continue lamentele sui problemi col PC e tutti gli amici astrofili conosciuti in questi 2 anni. Grazie di cuore a tutti, ma soprattutto grazie a mia moglie Teresa Grauso ed alla mia piccola Vittoria che sopportano questa mia passione!"

Autore: Socio Salvatore Cozza di Santa Cesarea Terme (LE)

LA FOTO DEL MESE

LUGLIO 2017

Pilastri della creazione nella nebulosa M16.
I colori rappresentano un tentativo di imitazione della famosa Hubble palette studiata dalla NASA per alcune riprese del telescopio spaziale Hubble che richiede dei filtri speciali in banda stretta: Idrogeno (H alfa), Ossigeno (0lll) e Zolfo (Sll).
Non me ne vogliano i puristi, è solo un esercizio.
La ripresa originale è stata effettuata nello spettro del visibile e parte dell'infrarosso.

Dati tecnici di ripresa:
Telescopio GSO Newton 254/1250 su montatura AZEQ6-GT
Nessuna autoguida.
Camera di ripresa: ASI 120mc raffreddata con Dt=-10° rispetto alla temperatura ambiente tramite cella di Peltier pilotata con 0,3A a 2,5volt.
Pose: 308x20" (Gain 85%) + 97x25" (Gain 85%)
Tempo totale: 143 minuti.
Elaborazione con Deep Sky Stacker + PhotoShop CC

Socio: Tommaso Massimo Stella

LA FOTO DEL MESE

MARZO 2017


M82, Galassia Sigaro e M81 Galassia di Bode

La Galassia Sigaro (nota anche come M 82 o NGC 3034) è una galassia attiva nella costellazione dell’Orsa Maggiore; si trova a circa 12 milioni di anni luce. M82 subisce gli effetti gravitazionali della sua galassia vicina, la più grande M81; queste forze mareali hanno deformato M82 fin da circa 100 milioni di anni fa. Queste interazioni hanno causato un forte aumento dei fenomeni di formazione stellare.
La Galassia di Bode, (nota anche come M81 o NGC3031) è una galassia spirale situata a 12 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione boreale dell’Orsa maggiore.
Si stima che M81 contenga approssimativamente 250 miliardi di stelle, è quindi leggermente più piccola della nostra Via Lattea. Questa e la vicina galassia irregolare M82 sono i membri più importanti del gruppo di galassie di M81, di cui la stessa M81 è il membro principale; sembra che le due galassie si siano incontrate qualche milione di anni fa, causando la deformazione di M82. Tuttora le due galassie sono separate da appena 200 mila anni luce.

Integrazione di 27 Light da 420 secondi, calibrati con Dark, Flat e Bias.
Ripresi con la reflex EOS CANON 600/D full spectrum con filtro IDAS LPS D1 a 800 iso, al fuoco del rifrattore Apo S.W. 120ED su montatura NEQ6 Pro Synscan, autoguidata con Synguider S.W. su S.W. 102/500. Elaborazione Pixinsight 1.8 + PScc
Autore: Socio Fabio Perrone di San Cesario (LE)

 
 
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